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Cronaca

Arcigay chiede dialogo alla Chiesa: Monsignor Gristina non risponde

Il presidende dell'associazione Caloggero: "Siamo entrati al Duomo con un adesivo 'Non siamo un pericolo per la pace' e abbiamo portato una lettera all'Arcivescovo. Nessuna risposta da parte loro"

Barlume di speranza (di apertura) dalla Città del Vaticano? Sono freschissime le dichiarazioni da parte dell’arcivescovo Paglia e del Cardinal Ruini sulla questione del riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Cameron discuterà una legge in Parlamento e Francia e USA non hanno mai fatto mistero della rilevanza politica di una materia “delicata” come questa. Ma a Catania qual è la situazione?

Lo abbiamo chiesto a Giovanni Caloggero, presidente di Arcigay Catania. “Fermo restando che le aperture di Paglia non ci lasciano ottimisti - spiega Caloggero - visto che Ruini, subito dopo, ha fatto marcia indietro,siamo convinti che al momento la posizione della Chiesa Cattolica sia ferma: magari, prima o poi, qualcosa cambierà, ma non certamente oggi”.

“Per quanto invece riguarda la nostra comunità, il mese scorso abbiamo promosso un’iniziativa dal significato molto importante per noi. Siamo entrati al Duomo di Catania con un adesivo con la frase 'Non siamo un pericolo per la pace' e silenziosamente, nel rispetto dei credenti e del significato di un luogo come quello, abbiamo portato una lettera all’Arcivescovo, Monsignor Gristina, e lasciato una preghiera religiosa che avevamo scritto: nessuna risposta da parte loro e, quindi, assoluta chiusura a qualunque forma minima di dialogo. Totalmente diverso l’atteggiamento della società civile catanese che, come il resto d’Italia, è sicuramente più aperta e disponibile al confronto”,  continua il presidente di arcigay Catania.

E anche il ceto politico, soprattutto in tempi come questi, ci lascia lo zampino. “I politici chiaramente in campagna elettorale ci fanno promesse di ogni tipo, e poi, se ne dimenticano una volta saliti al potere. Come comitato, però, stiamo lavorando su un progetto per le prossime amministrative catanesi: abbiamo, infatti, intenzione di candidare nella lista di un sindaco, appoggiato da un movimento civico, un esponente di altissimo piano della nostra comunità. Siamo oltremodo certi che questo movimento civico non abbia speranza di superare la soglia del 5%, ma noi crediamo nel metodo di questo candidato e ,così facendo, vogliamo lanciare un messaggio per dimostrare quanto siamo forti!” conclude Giovanni Caloggero.

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