Arrestato pericoloso rapinatore grazie all'App "Youpol"
L’applicazione Youpol, del tutto gratuita e disponibile per device Android e iOS, permette di segnalare alla polizia – anche in forma anonima – ogni situazione sospetta, con speciale riferimento a episodi di bullismo o di spaccio di stupefacenti
La segnalazione giunta sull’applicazione Youpol nella serata di ieri parlava, in realtà di un possibile spacciatore, ma l’uomo che i poliziotti delle volanti hanno individuato in piazza Verga – grazie anche alle preziose descrizioni contenute nella segnalazione – era Ivanov Georgi, nato in Bulgaria nel 1980, rapinatore già definitivamente condannato alla reclusione di un anno e otto mesi, che si era reso irreperibile ed era, quindi, attivamente ricercato.
L’arrestato aveva messo a segno il colpo in un supermercato di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, nel 2017. Catturato e processato, superati tutti i gradi di giudizio, la pena della reclusione di un anno e otto mesi divenne definitiva, grazie a un provvedimento di esecuzione emesso il 12 dicembre scorso dalla Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Venezia. I poliziotti lo hanno prelevato e, dopo gli accertamenti del caso, condotto in Questura da dove, su disposizione del P.M. di turno, è stato condotto presso il carcere piazza Lanza, per rimanervi recluso.
Grazie anche all’utilizzo dell’applicazione Youpol, quindi, è stato possibile assicurare alla giustizia un criminale il quale, altrimenti, avrebbe potuto tornare a nuocere.
L’applicazione Youpol, del tutto gratuita e disponibile per device Android e iOS, permette di segnalare alla polizia – anche in forma anonima – ogni situazione sospetta, con speciale riferimento a episodi di bullismo o di spaccio di stupefacenti. Presso la sala operativa della Questura di Catania, che è stata una delle prime in Italia ad adottare e rendere operativo questo sistema di segnalazione, è attiva una postazione Youpol presidiata 24 ore al giorno: attraverso questa, il cittadino può inviare testi, fotografie e persino filmati; i poliziotti possono anche interloquire con l’interlocutore (che, ripetiamo, può anche rimanere anonimo) per richiedere ulteriori particolari o precisazioni.