Gli agenti di polizia sono riusciti ad evitare l’ennesima storia di violenza sulle donne nella mattinata di ieri. Hanno, infatti, arrestato Francesco Zappalà, classe 1980, per i reati di resistenza, violenza e minacce a Pubblico ufficiale.

I poliziotti erano intervenuti dopo che al commissariato di Borgo Ognina, si era presentata una donna in compagnia della propria figlia minore, in preda a un forte stato di agitazione. La denuncia della malcapitata parlava della persecuzione da parte un “uomo” che non aveva accettato la fine del loro rapporto: una storia durata parecchi anni e costellata di violenze fisiche e psicologiche di cui lei era stata fatta segno.

Ma la fine del legame non aveva fermato le violenze giacché, ha raccontato la denunciante, era stata bloccata dall’ex compagno mentre si recava a lavoro e il medesimo si era presentato più volte presso l’abitazione della donna in orari notturni, rendendosi responsabile di alcuni danneggiamenti.

Il giorno precedente si era addirittura recato sul posto di lavoro della vittima, malmenandola fisicamente. Poiché la donna ha manifestato la volontà di procedere nei confronti dell’”uomo”, poi identificato per Zappalà, gli agenti hanno deciso, per precauzione, di scortarla fino agli Uffici della Questura.

E avevano ragione. Appena, infatti, hanno varcato la soglia del commissariato, Zappalà che era in agguato lì fuori, si è scagliato fisicamente contro gli agenti e contro la donna, minacciandoli. Ma è stato prontamente immobilizzato ed arrestato. Dell’arresto è stato informato il P.m di turno, il quale ha disposto che l’arrestato venisse trattenuto presso le camere di sicurezza della locale Questura in attesa del rito di convalida.