Svaligiavano abitazioni portando via anche i sanitari: quattro arresti
Sono ben tredici i furti realizzati con sequenza seriale ai danni di altrettanti appartamenti e ville ubicate tra i Comuni di Acireale, Aci S. Antonio, Trecastagni, Pedara, Nicolosi e Zafferana Etnea
Nel pomeriggio del 9 dicembre,gli agenti di polizia di Acireale hanno eseguito 4 ordini di carcerazione su disposizione della Procura di Catania, nei confronti di quattro pregiudicati specializzati in furti seriali in abitazioni. Si tratta di G.N di 52anni, L.D. di 50, A.F.G di 47 e L.C. di 51. I provvedimenti restrittivi seguono alle condanne passate in giudicato, relative a fatti risalenti al periodo di fine 2017 - inizio 2018. Le indagini, con intercettazioni telematiche ed ambientali, hanno tratto spunto da una serie di reati compiuti nel comprensorio acese, che, per caratteristiche e modalità esecutive analoghe, hanno indirizzato gli investigatori verso alcuni noti pregiudicati locali operanti in tale ambito criminale.
L’attività investigativa ha permesso di ricostruire la struttura e le dinamiche della loro associazione a delinquere, ben radicata nel territorio ed attiva anche in altri comuni della provincia. Prendevano di mira abitazioni, per lo più ubicate in aree rurali o extraurbane della fascia pedemontana etnea. Sono ben tredici i furti realizzati con sequenza seriale ai danni di altrettanti appartamenti e ville ubicate tra i Comuni di Acireale, Aci S. Antonio, Trecastagni, Pedara, Nicolosi e Zafferana Etnea, il cui ingente e variegato bottino è stato in buona parte recuperato e già restituito ai legittimi proprietari. Si tratta di beni e oggetti di pregio, tra i quali spiccano ceramiche di manifattura siciliana, quadri e suppellettili d’antiquariato, monete antiche in argento, stufe a pellet ed elettrodomestici di ultima generazione, attrezzature sportive professionali, sanitari e infissi per esterni, trafugati da abitazioni in costruzione e, almeno in un caso, riciclati in altre strutture residenziali.
Le indagini hanno evidenziato la sussistenza di una stabile rete di soggetti dedita al riciclaggio degli innumerevoli beni e oggetti rubati. All’epoca, la loro azione criminale fu interrotta grazie alle indagini del commissariato di Acireale che, il 6 novembre 2018, portò all'esecuzione di misure cautelari di diverso tipo (dalla custodia cautelare in carcere all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) emesse dal gip del tribunale di Catania nei confronti di 8 persone, ritenute coinvolte nella diffusa e pervicace attività criminale. Dopo le formalità rito, gli arrestati sono stati associati presso la casa Circondariale di piazza Lanza, a Catania.