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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Acireale

Assenteismo Acireale, indagati si difendono davanti al Gip: "Siamo lavoratori"

I primi a essere sentiti sono stati i tre dipendenti agli arresti domiciliari. Notificata invece un'informazione di garanzia agli altri 47 dipendenti indagati in stato di libertà

Si sono difesi dinanzi al gip di Catania Giovanni Cariolo. Durante l'interrogatorio di garanzia, 15 dei 62 dipendenti del Comune di Acireale, indagati per truffa e falso nell'ambito di un'inchiesta sull'assenteismo della Procura del capoluogo etneo, hanno affermato di essere lavoratori e non assenteisti.

TUTTE LE ACCUSE

I primi a essere sentiti sono stati i tre dipendenti agli arresti domiciliari. Venera Lizio, 45 anni, messo notificatore, ha detto: " ero impegnata per il mio lavoro fuori dall'ufficio". Orazio Mammino, 49 anni, funzionario all'ufficio Tributi, dichiara invece che entrava "da un ingresso laterale perchè c'era la fila di persone che aspettavano fuori e mi 'assalivano' non lasciandomi passare". Mario Primavera infine, 49 anni, ex vigile urbano: "ero di guardia a un torrente che poteva esondare".

GUARDA IL VIDEO: DIPENDENTE "STRISCIA" PIU' BADGE

Simili giustificazioni sono arrivate anche dagli altri 12 indagati che il Gip ha sottoposto all'obbligo di firma. Secondo l'accusa un quarto di 240 dipendenti della struttura di San Cosmo degli uffici del Comune di Acireale, nonostante fosse assente, risultava al lavoro grazie alla complicità di alcuni colleghi che 'strisciavano' per loro il badge personale. Agenti del commissariato della polizia di Stato di Acireale hanno notificato un'informazione di garanzia agli altri 47 dipendenti indagati in stato di libertà. Il provvedimento è stato emesso dal procuratore di Catania, Michelangelo Patanè e dai sostituti Pasquale Pacifico e Marco Bisogni.

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