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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'Assessore Manlio Messina denuncia un tentativo di corruzione: "Ho fatto il mio dovere"

"Sono stupito da tanto clamore... Ho solo fatto il mio dovere. Cioè denunciare chi voleva pagare una tangente...". E' il commento all'Adnkronos di Manlio Messina in merito alla proposta di una musicista palermitana come intermediaria per la programmazione di spettacoli in Sicilia

"Sono stupito da tanto clamore... Ho solo fatto il mio dovere. Cioè denunciare chi voleva pagare una tangente...". Ha commentato  così Manlio Messina all'Adnkronos la notizia della tentata corruzione da parte di una musicista palermitana che si è proposta come intermediaria per la programmazione di spettacoli in Sicilia da realizzare con fondi pubblici.

L'assessore regionale al Turismo e allo Spettacolo della Sicilia ha, infatti, rifiutato una tangente da 50 mila euro e incastrato l'intermediario di un'impresa di eventi musicali. Avrebbe avuto la promessa di una mazzetta di 50 mila euro per dare il via libera alla realizzazione di uno spettacolo di 500 mila euro. Quindi, un'offerta verbale del 10 per cento. Tangente rifiutata, però, dall'assessore che anzi ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri che adesso indagano su una donna che avrebbe proposto l'offerta e sui suoi complici. Ad essere avvicinato è stato il suo capo segreteria, Raoul Russo, che poi ha presentato la denuncia all'Arma.

"I carabinieri si sono stupiti quando abbiamo deciso di denunciare tutto, spiegandoci che nella maggior parte dei casi i tentativi di corruzione o le corruzioni emergono da intercettazioni. Per noi la denuncia dei fatti è stata normale e poi quando le pressioni sono cosi' evidenti non si puo' non denunciare", ha dichiarato all'Ansa Raoul Russo.

"I fatti risalgono tra aprile e maggio scorsi, la persona che ci ha contattato ha presentato un progetto per realizzare un grosso evento internazionale da tenere nelle città capoluogo della Sicilia. E' un'artista conosciuta nell'ambiente musicale, ma non si tratta di un nome famoso. Non posso dire di più".

"I malavitosi non hanno fatto i conti con il nostro assessore e il suo staff, che hanno prontamente denunciato l'accaduto. Il grande circo mediatico, tanto caro alla sinistra, su questo episodio però preferisce tacere. Probabilmente perche' scomodo a una certa narrazione che mira solo a demonizzare il nostro partito. Fratelli d'Italia ha sempre fatto della legalita' la sua bandiera: se ne facciano tutti una ragione", ha commentato il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci è intervenuto su quanto accaduto: "Senza entrare nel merito di vicende che sono sottoposte a vaglio dell’autorità giudiziaria e, quindi, per il doveroso rispetto che le si deve, desidero evidenziare, come ho fatto nel corso di una telefonata con l’assessore Messina, la mia piena condivisione della sua scelta di informare immediatamente gli inquirenti dei fatti occorsi. Governare le istituzioni con trasparenza è la precondizione per garantire sviluppo alla nostra Isola e rassicurare quanti vedono nella Sicilia una possibile meta di investimenti. Lo impone anche il sistema di valori con cui più generazioni sono state educate alla buona politica".

"Fratelli d'Italia di Sicilia rivendica con orgoglio l'operato improntato a chiarezza e onestà di due suoi autorevoli uomini. Manlio Messina, da assessore del governo regionale, e Raoul Russo, capo della segreteria politica di Messina, non solo hanno respinto le lusinghe di personaggi forse anche potenti ma certamente abituati nel passato a saccheggiare la Regione, ma li hanno anche denunciati all'autorità giudiziaria per i provvedimenti conseguenti". Lo affermano Salvo Pogliese e Giampiero Cannella, coordinatori per la Sicilia orientale e occidentale di Fratelli d'Italia. "Insomma - aggiungono - c'è chi di lotta alla corruzione e al malaffare ne parla solo nei convegni e c'è chi, invece, come gli uomini e le donne di Fratelli d'Italia, la combatte a ogni livello duramente, con gesti e comportamenti inoppugnabili". "Auspichiamo che la magistratura e le forze dell'ordine - evidenziano i due esponenti di FdI - facciano subito chiarezza sulle azioni di questi delinquenti, che di fronte a uomini coraggiosi che operano nelle istituzioni nell'interesse collettivo, come ha dimostrato di fare Manlio Messina, sbattono duramente contro il muro della limpidezza dei comportamenti e vengono consegnati alla giustizia".

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