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Cronaca

Comune, tasse al massimo per 'sanare' il dissesto: c'è anche il 'Cosap'

In passato, il Comune aveva già fissato al massimo consentito dalla legge le aliquote Imu, Tasi e Irpef. Ad essere ritoccate saranno adesso le tariffe Cosap

Il consiglio comunale di Catania, con 21 voti favorevoli e 3 astenuti, ha deliberato la rideterminazione o la conferma delle imposte e delle tasse locali nella misura massima consentita dalla legge. Il tutto per contribuire al reperimento delle risorse finanziarie per il risanamento dello stato di dissesto finanziario dell'Ente e per l'attivazione de!le entrate proprie, propedeutiche alla predisposizione del bilancio stabilmente riequilibrato.

Un obbligo di legge, previsto dal Testo Unico Enti Locali, da deliberare entro trenta giorni dalla data di esecutività della dichiarazione di dissesto. Che tuttavia, sotto il piano economico incide relativamente poiché il Comune, già in predissesto dal 2013, aveva fissato al massimo consentito dalla legge le aliquote Imu, Tasi. E anche l’aliquota dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche(Irpef), era stata stabilita al massimo consentito.

In sostanza, con questo atto deliberativo, a essere ritoccate saranno solamente le tariffe Cosap (Regolamento per l'applicazione del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche) che verranno rivalutate secondo gli indici Istat, mentre le tariffe relative all’Imposta comunale sulla Pubblicità ed al diritto sulle pubbliche affissioni verranno rideterminate alla luce delle recenti disposizioni di legge.

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