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Domenica, 24 Settembre 2023
Cronaca

Scomparsa Mariella Cimò, amica del marito imputata per favoreggiamento

Giuseppa Grasso, amica di Di Grazia, è imputata per favoreggiamento personale davanti giudice monocratico Santino Mirabella. Nell'udienza di oggi l'accusa, rappresentata in aula dal sostituto Angelo Busacca, ha chiesto la sua condanna a un anno di reclusione

Durante la fase preliminare delle indagini avrebbe mentito su alcuni particolari che avrebbero potuto danneggiare Salvatore Di Grazia, il 78enne imputato per omicidio e soppressione di cadavere perchè accusato di avere ucciso la moglie, Mariella Cimò, 72 anni, al culmine di una lite per motivi economici e passionali, facendo poi sparire il corpo. E' l'accusa contestata a Giuseppa Grasso, amica di Di Grazia, che successivamente avrebbe fornito delle precisazioni su quanto dichiarato, ma questo non le ha impedito di essere processata.

La donna è così imputata per favoreggiamento personale davanti giudice monocratico Santino Mirabella. Nell'udienza di oggi l'accusa, rappresentata in aula dal sostituto Angelo Busacca, ha chiesto la sua condanna a un anno di reclusione. L'udienza è stata aggiornata al 21 maggio prossimo per l'intervento della difesa. La signora è estranea al processo che si celebra davanti la Corte d'assise di Catania a Di Grazia.

Mariella Cimò è scomparsa dall'abitazione della coppia il 25 agosto del 2011, la denuncia è stata presentata dal marito il 5 settembre successivo. I due erano sposati da 43 anni. Negli ultimi periodi c'erano stati dei contrasti tra marito e moglie, in particolare sulla gestione di un autolavaggio self service per autovetture di Aci Sant'Antonio, di proprietà della Cimò e nel quale lavorava il Di Grazia. La donna lo voleva vendere, mentre il marito era assolutamente contrario. Sul caso indagano i carabinieri di Catania.

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