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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Beccato operatore ecologico "furbetto" della differenziata e del cartellino

Con la divisa della società che opera in materia di raccolta e gestione rifiuti, buttava un sacco di rifiuti nero e di grande dimensioni all’interno dei cassonetti urbani. Inoltre,

Nei giorni scorsi, la polizia ha eseguito controlli straordinari per a tutelare l’habitat nel sito protetto denominato Riserva naturale Oasi del Simeto luogo dove, nel tempo, sono stati consumati molteplici reati ambientali. Particolare rilievo assume il controllo effettuato nei pressi di un Villaggio all’interno dell’Oasi del Simeto dove i poliziotti hanno notato un soggetto uscire a bordo della propria autovettura e, una volta sceso, vestito con la divisa della società che opera in materia di raccolta e gestione rifiuti, buttava un sacco di rifiuti nero e di grande dimensioni all’interno dei cassonetti urbani, poi accertato essere rifiuti indifferenziati quali plastica, umido ed altro ancora.

Attesa la palese violazione amministrativa, consistente nell’aver conferito rifiuti fuori dalla fascia oraria consentita, fatto rilevante che a fare ciò sia stato un operatore ecologico, è stato fermato, identificato e sanzionato amministrativamente per la violazione prevista dall’Ordinanza Sindacale che vieta il conferimento dei rifiuti urbani fuori dalla fascia oraria consentita.

L'operatore, oltre ad indossare l’uniforme di operatore ecologico, aveva con sé l’attrezzatura da lavoro consistente in una paletta, una scopa ed altro ancora, attrezzatura che aveva appena utilizzato per spazzare la strada all’interno di detto Villaggio dove abita. Insospettiti da tale atteggiamento, i poliziotti hanno avviato immediate indagini e, nella circostanza, hanno acquisito alcune dichiarazioni testimoniali e la documentazione presso la sede società presso cui lavora l’operatore ecologico riguardante le timbrature degli orari di lavoro di detto operatore.

È emerso che lo stesso per 5 giorni si è recato presso il punto firma alle ore 6:00, orario di inizio lavoro, per poi recarsi nel quartiere san Cristoforo al fine di spazzare le vie pubbliche; alle 9.20, senza autorizzazione, abbandonava la zona che avrebbe dovuto pulire e si recava in detto Villaggio dove abita per stare in parte a casa e nel restante tempo spazzare la via fronte casa sua e per poi, circostanza accertata almeno in un caso, gettare rifiuti fuori orario in zona Oasi del Simeto. A fine turno di lavoro, alle ore 12.20 circa, si recava presso il punto firma più vicino per firmare l’uscita attestando falsamente di aver pulito regolarmente le vie pubbliche.

Pertanto, l’addetto alla vigilanza della società, ha effettuato una ricognizione dell’area assegnata al lavoratore ed effettivamente ha accertato che la via pubblica non era spazzata di qualità e che vi era una sporcizia pregressa e ciò a conferma della parziale pulizia eseguita dallo spazzino.

L’operatore ecologico ha ammesso le proprie responsabilità e, al fine di ridimensionare il danno, ha chiesto retroattivamente i permessi orari che, chiaramente, non gli sono stati accolti in quanto già aveva timbrato falsamente l’entrata e l’uscita. Sul posto e a tutela del sito protetto, intervenuto personale della Riserva Naturale “Oasi del Simeto”. Alla luce di quanto accertato, il suindicato operatore è stato indagato in stato di libertà per il reato di interruzione di pubblico servizio.

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