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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Belpasso

Belpasso, bimbo diabetico non può frequentare la scuola: il caso del piccolo Cristian

Cristian ha 7 anni, è affetto da sindrome di Down e da diabete di tipo 1. Il bambino, quindi, necessita di cure continue anche nelle ore scolastiche. Una storia che ha inizio lo scorso anno. La dirigente scolastica assicura a CataniaToday: "Risolveremo al più presto"

Cristian ha 7 anni, è affetto da sindrome di Down e da diabete di tipo 1. Il bambino, quindi, necessita di cure continue anche nelle ore scolastiche per la terapia insulinica e la somministrazione dei farmaci. Lo scorso settembre si è presentato nella scuola "Madre Teresa di Calcutta" di Belpasso, accompagnato dalla mamma, ma non gli è stato permesso l'accesso alle aule perchè l'istituto non era pronto ad assicurare questa assistenza. 

Il caso

"Tutto ha avuto inizio due anni fa - racconta Giovanni Palmeri, padre del bambino - quando mio figlio si è ammalato di diabete. Fino a quando Cristian ha frequentato la scuola materna, non abbiamo avuto problemi. Sono iniziati, invece, con la scuola dell'obbligo. Lo abbiamo iscritto all'istituto scolastico 'Madre Teresa di Calcutta' e, in base a quanto previsto da un decreto del 2005, i bambini affetti da diabete hanno diritto all'assistenza. Abbiamo così fatto richiesta, riunioni, abbiamo parlato con il Comune e con l'Asp, ma per i primi mesi dello scorso anno scolastico il bambino non ha potuto frequentare le lezioni. Successivamente ci siamo rivolti ad un avvocato che ha presentato un ricorso d'urgenza ex art.700 c.p.c e il giudice ci ha dato ragione con l'ordinanza n. 11346/2017 dell'1 aprile 2017". Il giudice ha accolto il ricorso dei genitori ordinando all'Asp di Catania di "assicurare immediatamente al minore, fintantochè la scuola dallo stesso frequentata non sia in grado di provvedervi con proprio personale adeguatamente formato, l'assistenza sanitaria necessaria perchè il minore abbia somministrate, in orario scolastico e presso l'istituto frequentato, la terapia inusilinica, compreso il controllo dei livelli di gliciemia nel sangue". E così è stato. Per gli ultimi 4 mesi del passato anno scolastico, il bambino è stato assistito da un'infermiera. Ad inizio nuovo anno, però, si è ripresentato il problema. Al bambino accompagnato dalla mamma per il primo giorno di scuola, non è stato permesso l'accesso alle aule. Da qui, un nuovo ricorso presentato dai genitori del piccolo e un'ordinanza a firma del Giudice del Lavoro Valentina Maria Scardillo che, in data 16 novembre 2018, ha ordinato al Circolo Didattico Madre Teresa di Calcutta in persona del suo dirigente scolastico di "predisporre tutte le misure necessarie all'attuazione del diritto di assistenza sanitaria per tutta la durata dell'orario scolastico ed in corrispondenza delle documentate necessità di cura e somministrazione". Dal 16 novembre ad oggi, ancora Cristian non è riuscito a tornare a scuola.

La scuola

Abbiamo contattato telefonicamente la dirigente scolastica dell'istituto che assicura una soluzione al più presto. "Proprio ieri ho parlato con l'Asp - spiega la dirigente scolastica della scuola "Madre Teresa di Calcutta" di Belpasso, Prof.ssa Provvidenza Maria Calvagno- e mi hanno assicurato che stanno provvedendo a risolvere la questione e a breve manderanno un operatore sanitario per l'assistenza al bambino perchè ha diritto all'istruzione e ad un ambiente che permetta di garantirgli le cure che necessita, ma per fare questo purtroppo è necessario un rapporto di coordinamento con l'Asp. Assicuro che risolveremo al più presto".

Dopo il nostro articolo --->Il piccolo Cristian ritorna a scuola: l'Asp fornisce l'operatore per la terapia insulinica

Linee Guida in materia di "Somministrazione farmaci in orario scolastico"

Il 25 novembre 2005, il Ministero dell’Istruzione, d’intesa con quello della Salute (retto in quel periodo dal ministro Storace), ha promulgato una circolare contenente "Raccomandazioni contenente le Linee guida per la definizione di interventi finalizzati all'assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico". "La somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico coinvolge, ciascuno per le proprie responsabilità e competenze: le famiglie degli alunni e/o gli esercenti la potestà genitoriale; la scuola: dirigente scolastico, personale docente e ATA; i servizi sanitari: i medici di base e le Ausl competenti territorialmente; gli enti locali: operatori assegnati in riferimento al percorso d’integrazione scolastica e formativa dell’alunno", si legge nella circolare. Le scuole appaiono favorevoli a permettere l’ingresso dei genitori al fine di eseguire i test e di somministrare le dosi insuliniche previste. Tuttavia ciò non sempre è possibile, come nel caso dei genitori del piccolo Cristian, e allora le Asl mettono a disposizione degli istituti scolastici gli infermieri professionali afferenti ai servizi consultoriali, che eseguono sia le glicemie capillari sia le somministrazioni insuliniche secondo gli schemi indicati dal diabetologo pediatra oppure si chiede al dirigente scolastico di verificare "la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione". Gli operatori scolastici possono essere individuati tra il personale docente e Ata che abbia seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi del Decreto legislativo n. 626/94. "Potranno, altresì, essere promossi, nell’ambito della programmazione delle attività di formazione degli Uffici Scolastici regionali, specifici moduli formativi per il personale docente e Ata, anche in collaborazione con le Ausl e gli Assessorati per la Salute e per i Servizi Sociali e le Associazioni", si legge sempre nella circolare. 

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