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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Protesta degli autotrasportatori: Musumeci pronto al dialogo, ma senza alcun blocco

Per il presidente della Regione "l’annunciato blocco penalizzerebbe ancora di più tutta l’economia dell’Isola, già provata dalla pandemia. Una soluzione estrema che rischia di peggiorare le cose"

"Siamo consapevoli delle grandi difficoltà che stanno vivendo gli autotrasportatori siciliani. Il governo regionale si farà carico di portare le loro richieste all'attenzione di Roma per trovare soluzioni nell'immediato e nel lungo termine. Ma serve anche un’assunzione di responsabilità da parte di chi ha intenzione di avviare una protesta dura: l’annunciato blocco penalizzerebbe oltremodo tutta l’economia dell’Isola, già provata dalla pandemia. Una soluzione estrema che rischia di peggiorare le cose". Lo afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci, intervenendo sull'annunciata serrata da parte degli aderenti all’Aias. Oggi pomeriggio è in programma una riunione a Catania con i rappresentanti del sindacato di categoria. L'assessore ai Traporti Marco Falcone preme per cercare di instaurare un dialogo costruttivo, che possa evitare forme di protesta già sperimentate in passato dal movimento dei Forconi.

"Siamo disponibili a dialogare con le imprese dell’autotrasporto – aggiunge Musumeci - su quali siano gli interventi urgenti e più utili da mettere in campo. L’aumento del costo dei carburanti e delle tariffe di traghettamento nello Stretto indubbiamente penalizza le imprese siciliane, così come le infrastrutture statali non adeguate agli standard del resto d’Italia. Una condizione, quest’ultima, su cui il governo regionale si batte con grande forza sin dal suo insediamento. Al pari, una revisione della normativa che disciplina il lavoro nel settore è auspicabile. La Regione farà quanto di sua competenza per intervenire a sostegno della categoria, facendosi anche interlocutore con l’esecutivo centrale. Proprio per questo in giornata l’assessore regionale alla Mobilità Marco Falcone ascolterà le istanze della categoria. Ma non possiamo condividere azioni che, seppure comprensibili negli intenti, rischiano di danneggiare l’Isola. La strada da percorrere è quella del buon senso".

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