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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Rinvio partita Catania, Consoli: "Gravina non è in grado di controllare le proprie carte"

Il vicesindaco di Catania risponde così al presidente della Lega Pro che aveva parlato di "polemica ridicola" a proposito dello spostamento della partita Catania-Fondi. "E non si può affermare chela Lega Pro non sapeva proprio un bel nulla' perché le carte parlano chiaro"

"Siamo molto preoccupati dal fatto che Gravina, a giudicare dalle dichiarazioni che rilascia, non è evidentemente in grado di controllare le carte dei suoi uffici". Lo ha detto il vicesindaco di Catania Marco Consoli, commentando quanto detto dal presidente della Lega Pro Gabriele Gravina che aveva definito non veritiera la ricostruzione fatta ieri dal sindaco Enzo Bianco, della vicenda che aveva portato allo spostamento dell'incontro Catania-Fondi al 28 settembre. Bianco, lamentando il fatto che la scelta penalizzasse la società, la città e i tifosi, aveva sottolineato come la Lega fosse stata informata fin da prima che venissero stilati i calendari del fatto che, per le manifestazioni legate alla Festa nazionale dell'Unità, sarebbe stato meglio far giocare in trasferta la partita del Catania dell'11 settembre, oppure spostarla al 12.

"Gravina - ha detto Consoli - non può certo parlare di polemica ridicola né affermare che la Lega Pro non sapeva proprio un bel nullà perché le carte parlano chiaro: le lettere e le telefonate furono numerose. Il 10 agosto scorso le autorità di Pubblica sicurezza hanno appreso che dal 28 all'11 settembre si sarebbe svolta a Catania la Festa nazionale dell'Unità con le conclusioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Sapendo che l'11 agosto sarebbe stato stilato il calendario del campionato, hanno immediatamente avvisato telefonicamente l'osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive chiedendo che il Catania iniziasse il suo campionato in trasferta in modo che l'inizio e la fine della manifestazione non coincidessero con le partite interne del Catania".

Consoli ha spiegato che la Questura informò immediatamente anche il Calcio Catania, d'accordo con lo spostamento. La mattina dell'11 agosto tutto venne formalizzato per iscritto con lettere in cui veniva sottolineato come la Questura avesse già comunicato la richiesta per le vie brevi. Sul calendario, però, inopportunamente, la richiesta delle Autorità di pubblica sicurezza non venne recepita. "Il 12 agosto - ha aggiunto il vicesindaco - la Prefettura di Catania scrisse alla Lega Pro che il comitato per ordine e sicurezza, appena svolto alla presenza del sottoscritto e dei dirigenti del Catania, sottolineava la necessità di anticipare la partita del 28 e posticipare Catania-Fondi a lunedì 12 settembre. Anche l'osservatorio, sempre il 12 agosto, scrisse alla Lega suggerendo la medesima soluzione Tali lettere furono certamente lette, visto che la Lega accordò l'anticipo del 28 agosto, ma stranamente si 'dimenticò' dell'11 settembre".

Un'altra sollecitazione alla Lega giunse il 29 e 30 agosto con una lettera in cui il Prefetto etneo reiterava la richiesta già formulata. La Lega, pur decidendo il posticipo di un'altra partita della terza giornata, Albinoleffe-Fano, spostò la partita con il Fondi non al 12 ma al 28 settembre, con un evidente danno per la società. "Tutti questi elementi - ha concluso Consoli - sono chiarissimi: la Lega sapeva tutto e se ne è infischiata. Evidentemente esistono, nella Lega Pro, personaggi convinti di essere i padroni del Calcio. Ribadisco dunque che il presidente Gravina farebbe bene a controllare meglio il funzionamento dei propri uffici. Perché se non ci riesce forse è il caso che cambi la disciplina sportiva di cui occuparsi, magari dandosi all'ippica!".

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