Caltagirone: indagato il sindaco Pignataro per abuso d’ufficio
Si ipotizza il reato in relazione all'appalto per l'ampliamento del cimitero e la costruzione di un nuovo camposanto, per un importo a base d'asta di 20 milioni di euro
La Procura di Caltagirone ha notificato un avviso di conclusione delle indagini al sindaco Francesco Pignataro, all'assessore ai servizi cimiteriali Francesco Di Stefano e all'ex direttore generale con funzioni di segretario generale, Maria Angela Caponnetti.
Per tutti si ipotizza il reato di abuso d'ufficio, in relazione all'appalto per l'ampliamento del cimitero e la costruzione di un nuovo camposanto nella frazione "Granieri", per un importo a base d'asta di 20 milioni di euro.
Coinvolti anche i dirigenti ed i funzionari intervenuti nelle fasi di aggiudicazione della gara e di stipula del contratto. Sono l'ingegnere Giovanni Alparone, dirigente pro-tempore dell'Area Tecnica, la dottoressa Teresa Messina e l'avvocato Francesco Liberto, tutti componenti della commissione di gara e accusati di turbativa d'asta.
Al solo Alparone viene anche contestato il reato di rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio, in concorso con i progettisti, ovvero il socio dello studio "Alparone e Cardillo", ingegnere Gabriele Cardillo, il collaboratore di questi, Egidio Sinatra, e il geometra Gaetano Troia, legale rappresentante dell'associazione temporanea di imprese costituita tra la "A.&P. Associati & Partners srl" e la "REM srl", cui subentrava la "CIMCA Srl" di Siracusa, risultata aggiudicataria delle opere.
Alparone e' accusato anche di false attestazioni in atto pubblico e di corruzione perché avrebbe avvantaggiato lo studio di progettazione di cui e' socio.