rotate-mobile
Cronaca

Camera di Commercio etnea, elezione del presidente tra le polemiche

Il candidato degli industriali dovrebbe raccogliere larghi consensi. Candidatura appoggiata anche dai sindacati (Cgil, Cisl e Uil) che entrano nel dibattito. A tenere sospeso il verdetto finale è la spaccatura venutasi a creare con i rappresentanti della Confcommercio

Dibattito accesso per l'elezione della nuova giunta della Camera di Commercio di Catania. Il candidato degli industriali, Domenico Bonaccorsi di Reburdone, dovrebbe raccogliere larghi consensi. Candidatura appoggiata anche dai sindacati (Cgil, Cisl e Uil) che entrano nel dibattito. A tenere sospeso il verdetto finale è la spaccatura venutasi a creare con i rappresentanti della Confcommercio.

Netta la presa di posizione da parte della Cidec, che ha commentato così la situazione di tensione e incertezza che colpisce un ente come quello della Camera del Commercio, il quale è tenuto a tutelare interessi collettivi: "Non possiamo esimerci dal commentare la scandalosa situazione che è avvenuta e che sta avvenendo alla Camera di Commercio di Catania, interessata in questi giorni dall’elezione del presidente e della giunta camerale. Il salotto buono della Città è finito nelle mani degli untori. La Confindustria e i loro fiancheggiatori credono di trovarsi in un qualche proscenio politico di bassa lega, tentando di riproporre il peggio della politica con tentativi di spartizioni da Prima Repubblica.

La Camera di commercio di Catania, negli ultimi anni diventata il fulcro delle attività economiche e professionali della città, per i palesi appetiti di codesti trasformisti che pensano di poter lucrare sulle spalle delle categorie produttive di questa città, sta vedendo infangato il proprio ruolo di garanzia. Stanno portando via la “roba” verso le rotte “Siracusane”, spaventati dall’impatto che l’abolizione delle province e la creazione di nuove forme di partecipazione territoriale avranno anche sulle Camere di Commercio che, necessariamente, dovranno subire le stesse trasformazioni. Alcuni con flirt e corteggiamenti, con i giochi incrociati e promesse, ripropongono schemi ormai abrogati, figli di un totale malcostume che non possiamo permettere si riproponga.

Un pezzo importante della Camera di Commercio di Catania e delle partecipazioni che essa ha sul nostro territorio non possono certo prendere il largo fagocitando gli appetiti aretusei. Insensata è la posizione assunta in questa vicenda dai “buoni catanesi” della cosiddetta “maggioranza” della C. di C. Costoro non hanno e non stanno comprendendo la gravità dei loro gesti, dannosi per tutto il territorio etneo.

La CIDEC Catania condanna con forza tutto questo e non abbassa la testa. Non solo per la propria dignità e rispettabilità, ma soprattutto per i propri associati, meritevoli della massima tutela rispetto a queste annose e annichilenti vicende"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Camera di Commercio etnea, elezione del presidente tra le polemiche

CataniaToday è in caricamento