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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria di Licodia

Cavalli e corse clandestine, tre denunce per maltrattamenti a Santa Maria di Licodia

I carabinieri di Paternò hanno denunciato tre uomini con l’accusa di maltrattamento di animali nei confronti di tre cavalli che venivano impiegati in gare clandestine in tutta la provincia

I carabinieri di Paternò, in sinergia con il Centro Anticrimine Natura, lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e con il supporto di personale dell’Asp, hanno denunciato un 28enne, un 39enne e un 66enne (quest’ultimo tra l’altro destinatario anche di condanna per appartenenza al clan mafioso “Laudani”), tutti licodiesi con l’accusa di maltrattamento di animali.

Fabbricato rurale abusivo adibito a stalla

Nello specifico i carabinieri nel territorio del Comune di Santa Maria di Licodia all’interno di un fabbricato rurale interamente abusivo, adibito a stalla sono stati scoperti tre uomini, presunti organizzatori e partecipanti a diverse competizioni clandestine di cavalli tenutesi nel territorio della provincia di Catania. Nel corso della perquisizione alla struttura i militari hanno rinvenuto tre esemplari di equidi, tra cui uno denominato con il cognome di un noto statista italiano ormai defunto, nonché 30 rotoballe di fieno prive della prevista tracciabilità e destinate all’alimentazione degli animali. Sono stati, inoltre, rinvenuti e sottoposti a sequestro diversi farmaci per uso veterinario di cui alcuni d’importazione estera e sprovvisti della prescrizione medica e della relativa autorizzazione all’importazione. A seguito dell’accertamento sono emerse diverse irregolarità, tra cui la mancanza di codice aziendale che deve essere registrato presso il servizio veterinario competente, che hanno comportato l’elevazione a carico dei tre denunciati di sanzioni amministrative per un importo complessivo di 22.300 euro nonché di 519 euro per la violazione al codice della strada, relativa al divieto di competizioni sportive o di animali su strada.

Cavalli affidati a Istituto incremento ippico

Nel corso delle attività il personale della Asp ed in particolare un medico veterinario ha visitato i tre cavalli che, pur essendo stati giudicati in apparenti buone condizioni di salute, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo ed affidati in stato di isolamento all’Istituto di Incremento Ippico per la Sicilia, in attesa dell’esito delle analisi cliniche infettivologiche e microbiologiche. 

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