Caldo infernale, frigoriferi rotti e colloqui senza contatti: la denuncia della moglie di un detenuto catanese
Situazione difficile in tanti penitenziari dell'isola. Al nostro giornale è arrivata la denuncia delle condizioni del carcere di Caltanissetta ove i detenuti hanno dato vita a una protesta pacifica per le difficili condizioni che stanno subendo
Condizioni delicate per i detenuti tra l'emergenza covid19 e la canicola di questa estate rovente. Al nostro giornale è pervenuto lo sfogo di una donna catanese che ha il marito attualmente detenuto nel penitenziario di Caltanissetta. Diverse le criticità segnalate che hanno portato a una protesta pacifica i detenuti.
"Innanzitutto noi ancora - spiega la signora - non possiamo abbracciare mio marito. Ci sono le divisioni in plexiglass nonostante entrambi abbiamo avuto il vaccino. Sono mesi che mio marito non abbraccia i suoi figli e non capiamo queste limitizioni. Inoltre le celle sono spesso sporche e i frigoriferi presenti delle varie sezioni sono rotti, quindi noi non possiamo portare loro nulla e non possono tenere nulla in fresco, con questo caldo fortissimo".
"Sono trattati come gli animali - conclude amara la donna - e non si può continuare ancora così. Chiediamo al direttore di intervenire". Sulle difficoltà vissute nelle carceri è in prima linea l'attività di denuncia di Rita Bernardini, del partito radicale. Già a giugno aveva chiesto la ripresa dei colloqui "dopo il successo della campagna vaccinale in carcere e dopo che per 15 mesi a decine di migliaia di detenuti non è stato possibile riabbracciare i propri cari, anche e soprattutto figli minori”.
Proprio oggi l'esponente radicale ha scritto al capo del Dap: "Eregio Dott. Petralia, avevo lodato le Vostre tempestive circolari da me sollecitate sul caldo in carcere e sulla ripresa dei colloqui. Il problema è che le disposizioni del Dap non sono applicate da nessuna parte, almeno dai riscontri che ho io. Siracusa, che ho visitato l'11 è un vero inferno: niente punti doccia, niente ventilatori, niente ora d'aria negli orari meno caldi, nessun uso dell'area verde (c'è ma non è stata mai aperta). Ieri a Latina sono collassate 6 donne, a Caltanissetta i detenuti si sentono come topi in trappola. Non oso immaginare cosa troverò a Vibo (dove scarseggia l'acqua) il giorno di ferragosto e a Catanzaro (lambito nei giorni scorsi da un furioso incendio). E' emergenza se per mancanza di personale (immagino), le vostre disposizioni rimangono lettera morta".