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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Caritas ospita 2 famiglie in fuga dall'Ucraina: due donne con i loro tre figli minorenni

Marina e Margareta, arrivate in Sicilia dall'Ucraina nei giorni scorsi, sono scappate dalla guerra con i tre figli minorenni. I loro mariti sono rimasti in Ucraina per contribuire alla resistenza contro l'invasione russa. I due nuclei familiari sono ospitati nel gruppo appartamento della Caritas Diocesana di Catania

Marina e Margareta, arrivate in Sicilia dall'Ucraina nei giorni scorsi, sono scappate dalla guerra con i tre figli minorenni. I loro mariti sono rimasti in Ucraina per contribuire alla resistenza contro l'invasione russa. I due nuclei familiari sono ospitati nel gruppo appartamento della Caritas Diocesana di Catania, un immobile che è un bene confiscato alla mafia e concesso dal comune di Catania in comodato ad uso gratuito. A condurle in Sicilia un lungo viaggio in autobus dall'Ucraina, un percorso reso possibile dai corridoi umanitari.

Giunte a Catania, dopo gli screening sanitari di routine, sono state prese in carico dalla Caritas Diocesana che, tramite la propria assistente sociale, ha attivato tutti gli iter necessari per registrare la loro presenza in città e quindi procedere ai permessi di soggiorno e alla documentazione provvisoria per essere riconosciute dal servizio sanitario nazionale. Inoltre, si è immediatamente resa disponibile la rete di accoglienza sanitaria, composta da medici volontari della Caritas, che ha tempestivamente provveduto alle visite di controllo.

Le due famiglie si sono conosciute all'interno del gruppo appartamento della Caritas, grazie anche alla mediazione degli operatori dell'organismo diocesano, e adesso collaborano strettamente nel corso della routine quotidiana.

"La Caritas Diocesana - spiega il direttore di Catania, don Piero Galvano - accoglie tutti, senza fare distinzione di persone per il colore della loro pelle: abbiamo accolto donne eritree con i loro bambini, ora accogliamo donne ucraine con i loro figli. L'Europa non puo' dimenticare le migliaia di persone che sono morte in mare, provenienti dall'Africa o da altre zone, rifiutate proprio da quell'Europa che oggi accoglie e che purtroppo discrimina".

Le due donne e i loro figli sono stati inseriti nella rete di supporto cittadino della Caritas Diocesana di Catania. In particolare, il Talità Kum di Librino provvederà alle iniziative per i piccoli, con un consolidato grest che gli consentirà anche di confrontarsi con i pari età italiani, mentre l'Istituto delle figlie della Sapienza si e' reso disponibile per organizzare attivita' ricreative per le adulte.

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