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Cronaca

Caso Catania, chiuso il dibattimento: Pulvirenti non ricorre in appello

Si è tenuto questo pomeriggio a Roma il dibattimento davanti alla Corte federale d'Appello. Dinanzi alla corte presieduta da Gerardo Mastrandrea il club etneo si è appellato contro la retrocessione in Lega Pro con 12 punti di penalizzazione

Caso Catania ancora nel vivo. I rossazzurri provano ad ottenere una riduzione dei punti di penalizzazione dopo la decisione in primo grado che ha sancito la retrocessione in Lega Pro e un -12 per l'inizio della prossima stagione. Si è tenuto questo pomeriggio a Roma il dibattimento davanti alla Corte federale d'Appello. Dinanzi alla corte presieduta da Gerardo Mastrandrea il club etneo si è appellato contro la retrocessione in Lega Pro con 12 punti di penalizzazione e 150mila euro di ammenda. Sui punti di penalizzazione nei confronti del Catania "ci rimettiamo alla Corte" ma gli illeciti compiuti dalla società sono tutti "ampliamente dimostrati, ha dichiarato Mastrandrea.

Non ha dato seguito al reclamo presentato, invece, il patron del Catania, Antonino Pulvirenti, condannato in primo grado a 5 anni di inibizione e al pagamento di un'ammenda di 300mila euro. Ricorrono, invece, l'ex ad Pablo Cosentino (4 anni inibizione e 50mila euro) e il dirigente Piero Di Luzio (5 anni più preclusione e 150mila euro di ammenda). Al dibattimento non è stato presente il procuratore federale Stefano Palazzi, sostituito dal procuratore aggiunto Gioacchino Tornatore. Il presidente Mastrandrea ha reso noto che i dispositivi delle sentenze sul caso Catania e quelli legati al match Savona-Teramo e al restante filone 'Dirty Soccer' saranno comunicati "nel fine settimana".

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