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Cronaca

Caso Nicole: rinviati a giudizio i medici e l'ostetrica, assolto il direttore sanitario

"Noi speravamo che fossero rinviati tutti a giudizio. Questa mattina abbiamo dovuto ascoltare assurdità in aula.Vogliamo che questi medici siano radiati" afferma la madre Tania Egitto

Giornata intensa oggi per l'inchiesta sulla morte della piccola Nicole, deceduta subito dopo essere nata nel febbraio 2015 nella clinica Gibiino in circostanze ancora da chiarire. Il Gup Alessandro Ricciardolo ha deciso nel primo pomeriggio di mandare a processo, come richiesto dai Pm, la ginecologa Maria Ausilia Palermo, il neonatologo Antonio Di Pasquale, e l'anestesista Giovanni Gibiino, indagati per omicidio colposo; e l'ostetrica Valentina Spanò per false attestazioni. La posizione del direttore sanitario Danilo Audibert è stata archiviata.

La mattina è stata pesante per i genitori della neonata,  la mamma Tania Egitto sperava che tutti gli indagati venissero rinviati a giudizio. “Noi – commenta Tania a Cataniatoday – speravamo che tutti venissero rinviati a giudizio. Questa mattina ho dovuto ascoltare cose assurde da parte degli avvocati dei medici. Hanno cercato di scaricarsi la colpa da una parte e dall'altra che tutto quello che è successo è nella norma. Addirittura – continua la mamma della piccola Nicole – l'avvocato della dottoressa Palermo  ha quasi insinuato che la garza dimenticata dentro il mio ventre l'avessi messa io".

Nel procedimento si sono costituiti parte civile l'assessorato regionale alla Salute, i genitori, i nonni, bisnonni e gli zii della bambina, l'associazione Codacons e anche la casa di cura, che sarà nel processo anche col ruolo di responsabile civile. La prima udienza del processo sarà il 16 marzo 2017.

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