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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Cassonetti, al centro molti sono distrutti e lasciati sempre aperti

I cassonetti al centro di Catania sono semi-distrutti e lasciati sempre aperti, con le ovvie conseguenze di natura igienico-sanitaria e di efficacia nei livelli di raccolta differenziata

Un mini-reportage fotografico al centro di Catania restituisce un'immagine dei sistemi di raccolta dei rifiuti urbani non certo entusiasmante. Da largo Bordighera, nel cosiddetto salotto buono della città, agli archi della marina di via Dusmet quasi tutti i cassonetti sono lasciati aperti, a prescindere dalla tipologia di materiale che dovrebbero contenere, nonostante quanto stabilito dal contratto di servizio delle diverse ditte che si sono occupate fino a oggi della raccolta. Ma non sono solo queste le zone interessate. La situazione è la stessa anche al castello Ursino, all'inizio di via Plebiscito, alle spalle di piazza Stesicoro e, in generale, in tutto il centro storico.

 

Cassonetti sempre aperti

I cassonetti senza l'apposita copertura, spesso anche rotti in più parti, creano un problema di duplice natura. Se, da un lato, disincentivano la popolazione alla raccolta differenziata - è infatti possibile notare spazzatura di ogni tipo nei diversi contenitori dedicati - l'assenza di un "limite superiore", porta dall'altro all'accumularsi selvaggio dei sacchetti, con le naturali conseguenze di natura igienico-sanitaria. Tra gatti randagi che banchettano, quando va bene, e topi altrettanto presenti. 

La denuncia del consigliere Ruffino

A risvegliare l'attenzione è stata una denuncia del consigliere Davide Ruffino, residente al centro e da sempre attivo su queste tematiche: "Sono stato sollecitato da alcuni amici che fanno la differenziata e che, purtroppo, arrivano al cassonetto e trovano cumuli e cumuli di indifferenziata" - ha spiegato Ruffino a CataniaToday -  per questo motivo ho deciso di fare un sopralluogo nel mio quartiere".

"Da quello che ho visto posso dire che al 90% tutti i cassonetti sono tutti aperti e quindi la differenziata non si fa completamente - continua il consigliere - La situazione peggiora nella parte di via Archimede e via Luigi Sturzo, che sono gestite dal Comune stesso dove addirittura non esistono contenitori per la differenziata". "Nei prossimi giorni - aggiunge - farò un'interrogazione al consiglio di circoscrizione per sapere quali sono gli impedimenti che ci sono perché la situazione". 

La penale del Comune

Secondo il consigliere inoltre esisterebbe anche una penale nel contratto di servizio della ditta appaltrice che però il Comune non avrebbe mai ancora riscosso:

"Per ogni cassonetto che resta aperto l'amministrazione può chiedere una penale e spero che lo faccia prima o poi, perché la situazione è davvero grave. Mi chiedo infine - conclude Ruffino - se sia verosimile che i cassonetti vengano lasciati aperti dai cittadini e non, piuttosto, da qualche dipendente che andrebbe individuato e sanzionato dall'impresa". 

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