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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Castello Ursino, inaugurata la mostra di Chagall: 140 lavori da vedere

"Catania punta molto sugli eventi culturali ed infatti questa mostra di Chagall è il terzo dei grandi eventi che in questi mesi ha ospitato la città". Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco tagliando simbolicamente il nastro della mostra "Chagall. Love and Life. Opere dalla Collezione dell'Israel Museum" che sarà ospitata nel Castello Ursino

"Catania punta molto sugli eventi culturali ed infatti questa mostra di Chagall è il terzo dei grandi eventi che in questi mesi ha ospitato la città, dopo quella su "Picasso e le sue passioni" e quella di "Artisti di Sicilia" che hanno portato al Castello Ursino migliaia di visitatori. Sucessi straordinari". Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco tagliando simbolicamente il nastro della mostra "Chagall. Love and Life. Opere dalla Collezione dell'Israel Museum". Presenti, tra gli altri, il deputato regionale Anthony Barbagallo in rappresentanza dell'Ars e dell'assessore regionale ai Beni Culturali Antonio Purpura, il Procuratore Michelangelo Patanè, il viceprefetto vicario Enrico Gullotti, il comandante del 41° Stormo della base di Sigonella Vincenzo Sicuso, il direttore artistico del Teatro Massimo Bellini Francesco Nicolosi, l'assessore ai Saperi e alla Bellezza condivisa Orazio Licandro, la Presidente di Arthemisia Group Iole Siena, la curatrice della mostra Ronit Sorek e la vicedirettrice dell'Israel Museum Tania Coen .

"Catania punta molto sugli eventi culturali - ha detto ancora il sindaco Bianco -. In questi giorni, ad esempio, stiamo preparando al Teatro Bellini un'edizione importante del Rigoletto, mentre si preparano i Puritani ma anche tantissime altre iniziative nei diversi settori della cultura. Quella con Arthemisia è una collaborazione molto positiva per la città: possiamo organizzare grandi eventi, vengono attratti migliaia di turisti, il comune non spende neppure un centesimo e la società che organizza ci garantisce una quota sui guadagni. Insomma - ha concluso Enzo Bianco - un vantaggio sotto ogni punto di vista e questa mostra rapprsenta un altro segno evidento della rinascita di una città che con la cultura vuole crescere ed aprirsi a nuove frontiere".

"Il Castello Ursino ormai non mostra solo le collezioni del Museo Civico - ha detto l'assessore Licandro -. Questa di Marc Chagall è una mostra importante per la sua raffinatezza, per la sua importanza, per la cura del suo allestimento. Dopo Roma adesso segna la vita culturale della nostra città. Un altro importante passo in avanti per consolidare la strategia che non vuole essere solo attrattività del turismo ma anche di fare diventare questa prestigiosa sede un punto focale di cultura che serve ad arginare il degrado culturale e sociale di questi tempi, specialmente nei confronti dei giovani".

Dalla collezione dell’Israel Museum di Gerusalemme giungono per la prima volta a Catania, nel Castello Ursino, 140 lavori di Marc Chagall, il cui linguaggio è così universale da essere amato da tutti e da tutti conosciuto e riconosciuto e che, tra tutti gli artisti del secolo scorso, è rimasto fedele a se stesso pur attraversando guerre, catastrofi, rivoluzioni politiche e tecnologiche. Dopo il successo della mostra nella sede romana del Chiostro del Bramante che ha totalizzato oltre 140.000 visitatori, Catania ospita l’esposizione e torna nuovamente a respirare aria di cultura attraverso disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli di uno degli artisti più amati del Novecento.

La mostra racconta la poetica dell’artista ebreo, influenzata dal grande amore per la moglie Bella e dal dolore per la sua morte prematura avvenuta nel 1944, ripercorrendo la sua vita e la sua arte che fu commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee - dall’originaria cultura ebraica a quella russa, all’incontro con la pittura francese delle avanguardie. La mostra "Chagall. Love and Life" curata da Ronit Sorek, sostenuta con forza e impegno dall'amministrazione comunale di Catania, guidata dal sindaco Enzo Bianco, è prodotta da Arthemisia Group, in collaborazione con l’Israel Museum nelle sale del Castello Ursino dal 18 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016. Sponsor della mostra Generali Italia, sponsor tecnico UNA Hotels. L’evento è consigliato da Sky Arte HD. Fondato nel 1965, l’Israel Museum ospita collezioni di opere d’arte che attraversano la cultura ebraica dalla preistoria al contemporaneo.

All’interno della collezione non poteva mancare l’opera di Chagall, i cui lavori sono stati donati al museo dall’artista stesso, dalla figlia Ida e da sostenitori dell’istituzione che proprio quest’anno compie 50 anni e per l’occasione concede eccezionalmente i prestiti per la tappa catanese. Le 8 sezioni tematiche della mostra disegnano una mappa artistica e spirituale complessa e caleidoscopica che sta a fondamento del profilo apolide dell’artista; l’originalissima lingua poetica di Chagall nasce infatti dall’assimilazione delle tre culture cui appartiene: la cultura ebraica (dalla cui tradizione visiva dei manoscritti ornati egli trae gli elementi espressivi, non prospettici a volte mistici della sua opera); la cultura russa (cui attinge sia attraverso le immagini popolari dei luboki che attraverso quelle religiose delle icone); la cultura occidentale (in cui assimila grandi pittori della tradizione, da Rembrandt agli artisti delle avanguardie che frequenta con assiduità). Ma l’opera di Chagall è anche altro, perché la sua meraviglia di fronte alla natura, il suo stupore di fronte alle creature viventi conferisce quell’arcaicità quasi medievale alla sua poetica novecentesca.

La mostra raccoglie in particolare lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie (My Life), all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, pubblicati dopo la morte prematura dell’amata. Un’intera sezione è dedicata alle illustrazioni della Bibbia con temi che esercitarono sempre un grande fascino su di lui e che rivelano un’interpretazione straordinariamente “umanista” delle Scritture come il ciclo d’incontri storici tra l’uomo e Dio, interpretazione dell’Antico Testamento.

Oltre alla varietà di temi molto più ampia rispetto alla maggior parte dei suoi contemporanei, molti erano i campi nei quali Chagall esprimeva la sua arte quali la pittura, la scultura, il mosaico, la scenografia, la scrittura e l’incisione: quest’ultima è ampiamente approfondita nel percorso espositivo che mostra le peculiarità delle opere eseguite con le diverse tecniche litografiche e di incisione. Nella terza sala una gigantografia riproduce anche l’ambiente della celebre stamperia Mourlot di Parigi con i suoi antichi torchi dove lavorava Chagall, stamperia frequentata anche da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti. La rassegna mette in luce anche il rapporto esistente nell’opera di Chagall tra arte e letteratura, tra linguaggio e contenuto. I lavori esposti riflettono l’identità poliedrica dell’artista, che è al tempo stesso l’ebreo di Vitebsk (in mostra Sopra Vitebsk), autore e illustratore che correda di immagini i libri dell’amata sposa, artista che illustra la Bibbia (in mostra L’angelo caduto, gouache del 1924), originale pittore moderno che attraverso l’iconografia cristiana piange la sorte toccata al popolo ebraico (in mostra la Crocifissione, gouache del 1944), profondo conoscitore di Le Anime morte dello scrittore russo Nikolaj Gogol (in mostra il frontespizio eseguito da Chagall e 15 delle 96 tavole - acqueforti - del 1948) e francese di adozione che disegnò le illustrazioni delle favole di La Fontaine anch’esse in mostra (18 tavole tra acquerelli, acqueforti e gouache). Artista grande conoscitore dell’anima “ritraeva le debolezze umane, senza emettere giudizi” (Susan Compton, dal catalogo della mostra alla Royal Academy of Art, 1985), Chagall celebra l’amore come dono divino (in mostra Gli amanti, olio del 1937, Coppia di amanti e fiori, litografia del 1949, Coppia di amanti con gallo, litografia del 1951, Gli amanti, gouache del 1954-55) e ritrae la famiglia, gli amici (in mostra Ritratto del Dottor I.A. Eliashev e quello di Ala Eliashev, entrambi grafite su carta del 1919) e se stesso (in mostra Autoritratto con sorriso e Autoritratto con smorfia, entrambi acquaforte del 1924-25) dimostrando di essere un maestro della linea e della superficie oltre che un eccellente colorista. La mostra Chagall. Love and Life attraverso le opere dell’Israel Museum illustra l’ arte e la poetica - tra le più innovative del Novecento - dell’artista ebreo più apprezzato e ammirato del secolo scorso. Parafrasando il titolo del libro della moglie Bella, le luci di Chagall - colui che non è mai stato un “artista tormentato”, ma che ha mantenuto fino alla fine della sua lunga esistenza ottimismo e gioia di vivere - risplendono ancora. Data apertura mostra: 18 Ottobre 2015. Data chiusura mostra: 14 Febbraio 2016. Orari di apertura al pubblico: da Lunedì a Sabato dalle 9.00 alle 19.00; Domenica dalle 9.00 alle 13.00. Costo biglietto: 6 euro intero.

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