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Cronaca

Nasce la città metropolitana di Catania: un vero e proprio "sistema federale"

Il disegno di legge è stato approvato dalla giunta regionale. Si tratta del primo passo dopo la tanto chiaccherata abolizione delle province: il nuovo organo avrà grande autonomia finanziaria e comprenderà anche grandi centri


Lo scorso 17 Luglio era stato indetto un tavolo tecnico. Oggi è stato presentato il ddl all'Ars. Catania guarda all'Europa. Più precisamente Parigi e Bruxelles. Crocetta punta sul modello belga-francese, così la giunta regionale approva il disegno di legge sulle città metropolitane. E' una rivoluzione per i tre grandi centri della Sicilia.

Palermo, Catania e Messina potranno beneficiare d'ora in avanti di grandi finanziamenti. Si tratta del primo passo dopo la tanto chiacchierata abolizione delle province.

Chiariamo subito: i comuni limitrofi alla città non vengono cancellati ma trasformati in municipi metropolitani. Si instaura di fatto un sistema federale, con una governance affidata ad una città capofila. Sarà tagliato il numero dei consiglieri, ma continueranno ad esistere i presidenti dei consigli e viene istituita la figura del "sindaco e della giunta della città metropolitana", basata su esperienze di città come Parigi e Bruxelles. Il ddl è stato presentato all'Ars. Il testo è stato predisposto dall'assessore agli Enti locali, Patrizia Valenti.

Le municipalità saranno 51 in tutta la Sicilia. I consigli comunali verranno trasformati in piccole assemblee con pochi membri (5 in totale). Mentre il sindaco sarà "sostenuto" da una giunta di 9 assessori, col consiglio metropolitano di 35 membri.

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