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Cronaca

Catania brucia come un fiammifero, l'assessore Cristaldi: "Attività di monitoraggio costante"

Caldo e piromani. Anche quest’anno la stagione degli incendi è arrivata puntuale, anzi con qualche settimana in anticipo. Le alte temperature da bollino rosso e il vento caldo stanno alimentando diversi incendi in tutta la provincia, dove non è da escludersi la mano di piromani. Il membro della Giunta con delega alla Protezione Civile: "Potenziata prevenzione e vigilanza"

Caldo e piromani. Anche quest’anno la stagione degli incendi è arrivata puntuale, anzi con qualche settimana in anticipo. Le alte temperature da bollino rosso stanno alimentando diversi incendi, dove non è da escludersi, anzi è quasi certa, la mano di piromani. Roghi sono attivi un pò ovunque in tutta la provincia e quotidianamente ci sono in azione le squadre dei vigili del fuoco da terra e i canadair dal cielo.

Non solo vegetazione e aree rurali, i roghi si legano a doppio filo con un’altra problematica: quella dei rifiuti, che vengono dati alle fiamme diventando il veicolo di un’emergenza dentro l’emergenza: quella ambientale. Una questione che come sempre scatena il dibattito politico. C’è chi punta il dito contro il governo Musumeci, che quest’anno ha destinato alla campagna antincendio 66 milioni di euro, accusato di aver fatto partire in ritardo la campagna di prevenzione degli incendi e di "sprechi" come l'acquisto di droni, che sarebbero risultati tecnicamente inadeguati per fronteggiare i roghi.

Per la commissione antimafia all'Ars la situazione degli incendi è da tenere costantemente sotto osservazione tutto l'anno, non solo a ridosso della stagione estiva: “Non basta certamente limitarsi ad anticipare la stagione antincendio - si legge nella relazione -, occorre anche garantire maggiore efficienza all’attività di prevenzione e contrasto agli incendi tramite alcuni interventi che appaiono non più rinviabili. Una nuova politica del personale del Corpo forestale in divisa, che garantisca il pieno soddisfacimento del fabbisogno, sia in termini numerici sia in termini di età media dei lavoratori”. Se le condizioni in cui nascono gli incendi sono note a tutte, meno chiare sono invece le motivazioni che muovono chi decide di appiccare un rogo, provocando gravi danni al patrimonio naturalistico e paesaggistico del territorio. La Commissione in una recente audizione ne ha elencati alcuni: dalla distruzione delle foreste per la creazione di terreni coltivabili e di pascolo al business edilizio su terreni rurali. Insomma, incendi innescati per essere prima spenti e poi specularci sopra.

Cristaldi: “Monitoraggio costante del territorio”

Prevenzione e vigilanza per scongiurare gli incendi boschivi, con misure specifiche per i lidi della Plaia di Catania, tra le quali una torretta d'avvistamento antincendio che sarà presidiata da volontari, e la presenza di un’autobotte in zona. Le misure sono parte del piano predisposto tra Protezione civile e Comune: “Abbiamo raccolto tutte le segnalazioni arrivate dalle municipalità e dai cittadini – ci spiega l’assessore con delega alla Protezione Civile, Michele Cristaldi – mappando tutte quelle che possono essere le zone a rischio e intervenire in maniera preventiva. Chiaramente questa è un’attività svolta in sinergia tra Comune, Dipartimento regionale della Protezione Civile e Prefettura. Quest’anno grande attenzione è rivolta nella zona della Plaia dove abbiamo messo in campo un piano potenziato di prevenzione e sorveglianza".

Resta alta l’attenzione anche per quanto riguarda i rifiuti con annessi incendi: “Con la polizia municipale – conclude Cristaldi - abbiamo messo in atto un piano di vigilanza e monitoraggio. Ovviamente ci affidiamo al buon senso dei cittadini. Stiamo monitorando la situazione costantemente”.

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