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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Radio1 Rai, "Le città invisibili" denuncia: "Bambini usati per combattimenti"

Il presidente della Fondazione, Alfia Milazzo, è intervenuta nel corso della puntata del programma "Restate Scomodi" in onda su Radio 1 Rai e dedicata all' orchestra "Falcone e Borsellino" che raccoglie bambini di San Cristoforo. "Incontri di boxe tra minori nei quartieri degradati" ha aggiunto

"Combattimenti tra bambini nei quartieri periferici della città". E' la denuncia del presidente della Fondazione "La città invisibile", Alfia Milazzo, lanciata nel corso della puntata del programma "Restate Scomodi" in onda su Radio 1 Rai e dedicata all' orchestra "Falcone e Borsellino" che raccoglie bambini di San Cristoforo.

"A volte può capitare di assistere a degli episodi. Si sa che ci sono combattimenti tra bambini, - dichiara Milazzo nel corso della puntata - un fatto che non avviene solo a Catania, ma anche a Palermo, a Napoli, perchè l'istigazione alla violenza viene fuori così, con incontri di boxe tra minori di 12-13 anni nei quartieri degradati delle città. Questa cosa è stata denunciata alle forze dell'ordine. Il nostro ruolo è sociale e non ci tiriamo indietro nell'aiutare chiunque però queste cose si vedono"

"Il vero motivo - ha aggiunto il Presidente della fondazione - è indurre questi ragazzi ad una educazione basata sulla violenza. Non ci sono motivi economici ma è un motivo banale di educazione alla violenza. I grandi istigano alla violenza per educarli ad un sistema di valori basato sulla violenza. E' un principio educativo che anche don Pino Puglisi aveva denunciato questo della violenza nei quartieri degradati".

"Noi educhiamo alla fratellanza perchè ci rendiamo conto che è il motore di una cultura opposta alla violenza. Non è vero che questi bambini sono irredimibili. Hanno una forza morale che si può sviluppare e quando scoprono la fratellanza si sviluppa il loro un motore gioioso di adesione a valori". "Noi proponiamo oltre che la musica - ha concluso- i modelli di Falcone e Borsellino, persone concrete, non chiacchIere sulla legalità ma regole associate ad esempi che sono modelli. Credo che si debbano proporre loro modelli di adesione ad istituzioni giustizia e verità e che si debbano educare a alla fratellanza, all'amore reciproco, ad una condivisione specifica antiviolenza".

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