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Lunedì, 2 Ottobre 2023
Cronaca

Catania, Pfizer: "Investiamo ma serve ricollocare il personale"

L'azienda spiega che per il sito etneo interviene con una nota sul futuro dei lavoratori confermando la necessità dei tagli e dello spostamento dei dipendenti in altre sedi

Alta tensione per il futuro dello stabilimento Pfizer a Catania. I sindacati e la politica sono in subbuglio per le notizie che parlano di ridimensionamento del personale e di trasferimenti "obbligati" presso le altre sedi italiane del colosso farmaceutico. Quest'ultimo ha diffuso una nota ove in parte conferma i "rumors" ma indora la pillola con promesse di investimenti.

"Il sito di Catania "continuera' a essere parte integrante della rete globale di produzione e fornitura Pfizer - recita la nota - e infatti è stato programmato un intervento di modernizzazione, con un ulteriore investimento di 27 milioni di euro nei prossimi tre anni e in previsione di questo investimento, Pfizer ha identificato alcuni adeguamenti necessari, dovuti anche al calo della domanda dei volumi produttivi di un antibiotico iniettabile, che porteranno a una riduzione dell'organico".

"Nell'ambito dei consueti processi aziendali - sottolinea la multinazionale - Pfizer rivaluta periodicamente le attivita' delle proprie sedi in tutto il mondo al fine di garantire la continuita' nella produzione dei farmaci secondo elevati standard di efficienza e sicurezza".

"Lo stabilimento di Catania - aggiunge la società - svolge un ruolo fondamentale per Pfizer, inclusa la risposta alla pandemia, la produzione di importanti medicinali iniettabili sterili e antibiotici per i pazienti di tutto il mondo. Al fine di supportare tutte le persone coinvolte in questo processo l'azienda ha avviato un confronto con i sindacati ed è impegnata a identificare le misure piu' adeguate".

"Questi cambiamenti si rendono necessari per garantire il futuro dello stabilimento qui a Catania - afferma Giuseppe Campobasso, direttore del sito produttivo - e in questa fase difficile, i colleghi sono la nostra priorita': stiamo lavorando insieme con le organizzazioni sindacali, per valutare tutte le opzioni possibili e abbiamo identificato ed offerto alcune opportunità, che si potranno concretizzare nel trasferimento all'interno della nostra stessa rete di produzione in Italia, oltre che supportare economicamente l'uscita e facilitare il ricollocamento"

La Uil: "No a ridimensionamenti"

"Nell’estate dello scorso anno, con un convegno, avevamo significativamente lanciato un interrogativo: Produrre vaccini a Catania, perché no? Oggi, dopo la presentazione di un piano di esuberi da tempo temuto, ci chiediamo se esistano ragioni vere e inconfessate per spiegare la progressiva fuga di Pfizer dal capoluogo etneo, dalla Sicilia. Ma ci domandiamo pure cosa faranno adesso i Governi nazionale e regionale per scongiurare un ridimensionamento aziendale che appesantisce nel territorio una crisi già persino troppo pesante”. Lo affermano Luisella Lionti ed Enza Meli, segretarie generali di Uil Sicilia e Uil Catania, che ribadiscono “il pieno sostegno di tutta la nostra organizzazione, del Sindacato dei Cittadini, alla battaglia che le lavoratrici e i lavoratori di Pfizer insieme con Uiltec e le altre organizzazioni di categoria hanno già intrapreso per tutelare la propria dignità umana e professionale, ancor prima che il proprio posto”.

Luisella Lionti ed Enza Meli concludono: “A maggiore ragione adesso, come già aveva fatto il 21 luglio di un anno fa l’allora segretario generale della Uil Sicilia Claudio Barone, rivendichiamo con forza che il colosso del farmaco destini parte dei propri, notevoli, incrementi di fatturato per progettare e creare futuro anche nella nostra Isola valorizzando le potenzialità del sito catanese. Ci aspettiamo investimenti, non certo tagli occupazionali. Non accetteremo, comunque, licenziamenti o soluzioni di mobilità troppo onerose per i dipendenti e per le loro famiglie, mentre riteniamo ingenerosa e miope l’annunciata volontà aziendale di non rinnovare i rapporti di lavoro con il personale precario e interinale”.

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