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Cronaca

Catania ricorda Pippo Fava, ucciso dalla mafia 36 anni fa

Diverse le iniziative per ricordare l'intellettuale e giornalista che aveva denunciato pubblicamente interessi, contiguità e ramificazioni criminali

Era il 5 gennaio del 1984 quando Pippo Fava, intellettuale e giornalista, venne ucciso barbaramente in via Dello Stadio. Quella via che adesso porta il suo nome. Venne ucciso perché scriveva e parlava "troppo" secondo le logiche mafiose.

E' stato scrittore, giornalista ma anche autore teatrale di spettacoli che denunciavano sia le contiguità mafiose con politica e imprenditoria sia certi atteggiamenti piccolo borghesi. Ha raccontato parte della storia di Catania e della Sicilia con il Giornale del Sud e con I Siciliani, che aveva fondato nel 1983.

Per il suo omicidio sono stati condannati all'ergastolo Nitto Santapaola e Aldo Ercolano, in qualità di mandanti. Diversi gli appuntamenti previsti a Catania. In mattinata si è tenuta una manifestazione al Teatro Machiavelli, in piazza Università, a cui è annunciata la partecipazione, tra gli altri, dell’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. L’iniziativa è promossa da I Siciliani giovani e dalla rete antirazzista catanese.

Alle 17 un corteo è partito da piazza Roma per raggiungere via Giuseppe Fava dove, nel luogo dell’agguato, a poche decine di metri dal Teatro Stabile, è stata posta una lapide che ricorda il giornalista e scrittore. Alle 19.30 la chiusura della giornata a lui dedicata con la consegna, nel Piccolo Teatro di via Ciccaglione 29, dei premi della Fondazione Giuseppe Fava.

Il sindaco Salvo Pogliese, nel trentaseiesimo anniversario dell’uccisione del giornalista e scrittore, ha detto: "La città di Catania ricorda ancora a distanza di tanti anni l’impegno per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata di un giornalista valoroso, ucciso dalla mafia per le sue denunce del malaffare nelle istituzioni e nella società. E’ sempre viva nella memoria dei siciliani e dei catanesi onesti, la capacità che ebbe Giuseppe Fava a saper coniugare il rigore informativo con quello di rivelare coraggiosamente i tanti mali della Sicilia, valori di libertà che pagò con il sacrificio della propria vita, nell'interesse della verità e della giustizia".

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