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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Corso Italia / Piazza Europa

Dai videogame al videomaking, intervista allo skateboarder siculo-milanese Giuliano Severini

Alla fine degli anni 90' chi ha avuto la fortuna di giocare, passeggiare o bere qualcosa nella vecchia piazza Europa ricorderà uno strano sciame di ragazzi che saltavano tra le panchine e i gradini distruggendosi le ossa il sabato pomeriggio. Erano i pionioeri dello skateboarding a Catania e pur di praticare questo sport si inventavano qualsiasi cosa. Uno di loro è Giuliano Severini.

Alla fine degli anni 90' chi ha avuto la fortuna di giocare, passeggiare o bere qualcosa nella vecchia piazza Europa ricorderà uno strano sciame di ragazzi che saltavano tra le panchine e i gradini distruggendosi le ossa il sabato pomeriggio. Erano i pionieri dello skateboarding a Catania e pur di praticare questo sport si inventavano qualsiasi cosa trascinando a mano sbarre, new jersey e assi di legno per costruire rampe e ostacoli con cui confrontarsi. Uno di loro, un ragazzo venuto in città dalla provincia nel bel mezzo del "periodo d'oro" è Giuliano Severini, poliedrico videomaker siculo-milanese che oggi si divide tra la Sicilia e la Lombardia lavorando come videomaker insieme ad alcuni pezzi da 90 della scena italiana. Ecco la chiacchierata con CataniaToday.

• Giuliano parlaci di te: da dove vieni e cosa fai nella vita?

Rispondere a questa domanda è sempre molto difficile. Per non complicare le cose diciamo che passo il mio tempo libero a Catania, mentre a Milano mi occupo di video-editing. Lavoro fondamentalmente come freelance, anche se mi è capitato di collaborare sotto contratto come assistente al montaggio su Masterchef Italia per Magnolia. Le applicazioni del linguaggio video al giorno d'oggi sono quantomai trasversali. Quest'anno ad esempio si è presentata l'opportunità di partecipare alla realizzazione di un corso di e-learning per il Politecnico di Milano. Il mio lavoro, proprio per la sua versatilità, non è mai particolarmente noioso.

• Oltre ad essere un videomaker sei anche un ottimo skater. Come e quando hai iniziato a girare sulla tavola?

"Ottimo skater" è una lode iperbolica! Sicuramente non ero malaccio prima dell'infortunio al crociato anteriore, ma parliamo di non meno di sette anni fà. Ho iniziato a skateare nel 2000 circa quando vivevo con la mia famiglia a Randazzo, un piccolo borgo medievale alle pendici dell'Etna. La passione per lo skateboarding è nata con Tony Hawk Pro Skater. Sarà banale, ma in un paesino sperduto dell'entroterra siciliano sembrava quasi impossibile venire a contatto con questo tipo di disciplina. Ho tenuto duro per due anni e poi col trasferimento mi sono aggregato al gruppo degli skaters di Catania.

• Parliamo un attimo di Catania. Che te ne pare della scena locale?

La scena catanese ha sempre avuto degli alti e bassi, per lo più dovuti alle ondate generazionali e ai trend. A questi si aggiunge la mancanza di un luogo di aggregazione fisso adatto alla pratica dello skateboarding. Nel 2008 vennero ultimati i lavori per lo skatepark al Tondo Gioieni, all'epoca si trattò di una novità assoluta e sembrava che molti problemi legati alla disciplina fossero risolti. Nel corso degli anni però lo skatepark si è rivelato inadeguato, se commisurato alle crescenti esigenze della scena, e con evidenti problemi strutturali e di manutenzione. In parole povere questo spazio costruito poco più di sei anni fà versa attualmente in stato di semi abbandono e senza le adeguate cure. Sinceramente credo che sia arrivato il momento che l'amministrazione si prenda carico della situazione ed investa in uno nuovo spazio adatto alla nostra attività.

• Quali sono i posti più gettonati dagli skater?

Al momento ci sono due nuove piazze che hanno attirato molto l'attenzione degli skaters: Piazza Lincoln e la neonata Piazza Europa.

• C’era una volta Piazza Europa. Che ricordi hai del passato e che idea ti sei fatto della nuova struttura?

Piazza Europa era un ritrovo per tutti, ai tempi veniva letteralmente invasa da skateboarders provenienti da tutta l'isola. Il sabato pomeriggio in particolare era un'occasione per vedersi e fare festa, lo spazio era veramente ampio e permetteva di spingersi sulla tavola in tutta libertà. Inutile dire che a quella piazza sono legati molti dei miei momenti felici e tante, tantissime amicizie. Sul progetto attuale, invece, non saprei bene cosa dire, di certo mi pare che lo spazio fruibile al pubblico sia stato parecchio limitato. Aspettiamo di vedere quali evoluzioni riserverà questa piazza in futuro.

• Collabori con diversi skater di grande livello, ed uno di questi è Mauro Caruso...

Posso dire di avere avuto la fortuna di crescere insieme a Mauro, in primo luogo come persona e poi come skater. Nel corso degli anni Mauro si è rivelato uno dei più talentuosi skateboarders italiani, rappresentando la connessione che la scena siciliana possiede con l'Europa, se non addirittura con il mondo. Senza ombra di dubbio lavorando con lui i contatti con altri skateboarders e professionisti del settore sono molto frequenti. Credo che gran parte del livello di apertura dello skateboarding nostrano debba parecchio a Mauro.

• Recentemente avete realizzato “Muòrica”, un video stupendo girato tra i vicoli di Modica.Raccontaci di questo lavoro.

Il progetto è nato da un'idea di Mauro, che, dopo aver visitato e skateato questo piccolo borgo barocco, ha deciso di coinvolgermi nella realizzazione di un video interamente girato nella parte storica della città. Modica, non essendo una città moderna, presenta di per sé delle grosse difficoltà, se messa in relazione allo skateboarding. Le superfici di cui sono costituiti i lastricati che ricoprono vie e strade non sono particolarmente adatte allo scorrimento delle ruote. Siamo andati a fare una visita preliminare ad ottobre per immaginare cosa si riuscisse a fare, per poi tornare con una piccola equipe nel mese di dicembre. La pianificazione iniziale di per sé imponeva dei grossi sacrifici ma era realizzabile se non fosse che durante l'inverno Modica può essere particolarmente fredda e piovosa, per cui, capitava che la tabella di marcia venisse stravolta, magari da due giorni di pioggia ininterrotti. Al di là dei varie problematiche, spesso collegate al maltempo e alle difficoltà dovute alle superfici non proprio ideali per lo skateboarding, ci sono anche stati dei momenti di straordinaria solidarietà ed ammirazione nei nostri confronti da parte di alcuni modicani, i quali ci hanno invitato a prendere un caffè a casa loro oppure addirittura offerto da mangiare tra una ripresa ed l'altra. Il progetto che sembra teso a dare un'idea di linearità, nasconde invece tanti imprevisti e molti sacrifici, compensati da una grande soddisfazione al momento della pubblicazione.

• Prossimi progetti?

Sono piuttosto scaramantico al riguardo, per cui preferisco non espormi, posso solo anticiparvi che il prossimo progetto vedrà nuovamente Mauro come protagonista.

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