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Cronaca

Ciancio, udienza Gup: Pm ribadiscono la richiesta di rinvio a giudizio

L'editore, che si proclama estraneo alle accuse contestate, ha detto di avere "fatto tutto alla luce del sole" e di "essere certo di potere dimostrare qual è la verità dei fatti davanti a un giudice terzo". L'udienza preliminare è stata aggiornata alle 10:30 del prossimo 27 novembre

Rinvio a giudizio nei confronti di Mario Ciancio per concorso esterno all'associazione mafiosa. A ribadirlo la Procura di Catania, tramite i sostituti Agata Santonocito e Antonino Fanara, al termine di una requisitoria durata circa tre ore. Nel procedimento sono state ammesse come parti civili l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, i due fratelli del commissario della Polizia di Stato Beppe Montana, ucciso dalla mafia, Dario e Gerlando, e Sos Impresa, associazione antiracket di Confesercenti. L'udienza preliminare è stata invece aggiornata alle 10:30 del prossimo 27 novembre.

Spetta adesso al Gup Gaetana Bernabò Distefano valutare gli elementi raccolti dai Pm a sostenere l'accusa in giudizio nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e dai carabinieri. L'editore, che si proclama estraneo alle accuse contestate, ha detto di avere "fatto tutto alla luce del sole" e di "essere certo di potere dimostrare qual è la verità dei fatti davanti a un giudice terzo". Per la difesa erano presenti gli avvocati Carmelo Peluso, del foro di Catania, e Francesco Colotti, dello studio di Giulia Bongiorno che assiste l'editore.

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