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Cronaca

Debiti comunali in rate trentennali: entro giugno un nuovo piano di rientro

L'articolo 412 bis mette in sicurezza i conti di Catania, consentendo di rimodulare il piano di rientro. "Avremo - ha spiegato Bianco - la possibilità di spalmare la nostra posizione debitoria in trent'anni anziché in dieci utilizzando quel disavanzo da riaccertamento da cui eravamo stati esclusi"

"Grazie a un emendamento per noi decisivo inserito nella Legge di Stabilità entro il prossimo giugno avremo un Piano di rientro rimodulato". Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco incontrando i giornalisti insieme con l'assessore al Bilancio Giuseppe Girlando. Bianco e Girlando hanno spiegato che la Camera dei deputati, sabato scorso, ha detto sì alla Legge di Stabilità - che passa ora al Senato per la definitiva approvazione - inserendovi un emendamento, l'articolo 412 bis, che mette in sicurezza i conti di Catania e degli altri Comuni che abbiano avuto approvato il Piano di rientro tra il 2012 e il 2013, consentendo loro di rimodularlo o riformularlo in maniera più sostenibile.

"Avremo - ha spiegato Bianco - la possibilità di spalmare la nostra posizione debitoria in trent'anni anziché in dieci utilizzando quel disavanzo da riaccertamento da cui eravamo stati esclusi. Avremo la possibilità di utilizzare i risparmi che provengono dalla rinegoziazione dei mutui e dalla riduzione dei tassi d'interesse, anche per le spese correnti, ossia quelle riguardanti, per esempio, la manutenzione della città, che significa maggiore vivibilità per i cittadini. I conti, comunque rispetto al Piano di rientro approntato dalla precedente Amministrazione, sono non soltanto in ordine, ma addirittura migliori di quanto prevedesse il piano stesso. Per esempio in questi due anni abbiamo ottenuto un risparmio di risorse, tra minori spese e maggiori entrate, di ben 50 milioni di euro rispetto ai 30 che rappresentavano l'obiettivo prefissato. E questo ci ha consentito di reggere al terribile taglio dei trasferimenti da Stato e Regione passato dal 105 milioni del 2012 ai venti del 2014: oltre l'80% in meno".

Le riduzioni dei costi hanno riguardato in particolare il personale, i fitti passivi e il costo del funzionamento degli organi istituzionali - Sindaco, Giunta e Consiglio comunale - quest'ultimo ridotto addirittura di oltre il 45% rispetto al 2012. Bianco ha tenuto a sottolineare come il testo dell'emendamento sia stato preparato da un gruppo di lavoro dell'Anci al quale ha preso parte anche l'assessore Girlando e sia stato approvato "grazie al prestigio e all'autorevolezza di cui, oggi, Catania gode a livello nazionale e internazionale", aggiungendo che è necessario riformulare il Piano perché contiene "lacune e sottovalutazioni". 

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