rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Civita / Piazza del Duomo

Consiglio comunale, i lavori si fermano ancora e le ipotesi per ridurre l'aumento della Tari svaniscono

Basta un diverbio e l'assenza di due consiglieri per far saltare il numero legale: sono le condizioni in cui da mesi si trova a lavorare il senato cittadino. Nel frattempo l'Ars boccia l'emendamento 'Salva Catania e Palermo' e l'incremento della tassa sui rifiuti sembra inevitabile. L'assise tornerà a riunirsi questa sera

Basta l'assenza di due consiglieri comunali per fare saltare il numero legale e con esso l'approvazione della mozione a firma dei componenti dell'ottava commissione consiliare riguardante le iniziative di solidarietà verso il popolo ucraino. L'unico argomento di un nutrito ordine del giorno affrontato all'interno della sala Bellini di Palazzo degli Elefanti. Due defezioni non hanno permesso di raggiungere il numero legale e come da regolamento il consiglio comunale è stato rinviato di un'ora, per poi essere riconvocato stasera. Un nulla di fatto, dunque, in più di un'ora e mezza di seduta, tra diverbi e attacchi personali, in cui a tenere banco sono state le comunicazioni dei consiglieri comunali: dalla nomina di Graziano Bonaccorsi a capogruppo del Movimento cinque stelle fino al discorso di Santi Bosco per l'ingresso nel gruppo consiliare di Fratelli d'Italia.

"Da quando ho lasciato Forza Italia le mie idee si coniugano meglio con FdI", dice Bosco a inizio seduta. Spazio anche per le dimissioni del sindaco, già sospeso in virtù della Legge Severino. "Sono felice che Pogliese se ne sia andato", attacca Giuseppe Gelsomino di Prima l'Italia. "Finalmente dopo tanto tempo passato a dimostrare di avere 14 anni, adesso il sindaco decide di dimostrarne 30 - incalza per replicare a precedenti interviste rilasciate dal primo cittadino - ma se ne è andato per ricoprire un'altra poltrona". "Ma chi?", chiede il presidente del Consiglio Giuseppe Castiglione mandando su tutte le furie il leghista. "Se lei smette di giocare con il telefonino lo capisce", attacca Gelsomino. "Consigliere non può pensare che lei parla e tutti gli altri la devono ascoltare in silenzio", replica Castiglione. 

Ma questo non è l'unico battibecco. Proprio Castiglione è costretto a interrompere l'intervento del consigliere Sara Pettinato intenta a denunciare presunte irregolarità per la gestione di un bando dell'Asp di Siracusa. "Ci dica una cosa - rispondono in coro Castiglione e l'assessore alla Mobilità Pippo Arcidiacono - noi come amministrazione comunale catanese cosa possiamo fare con l'azienda ospedaliera siracusana?". Una circostanza sufficiente a togliere la parola a Pettinato. Che però non ci sta e a CataniaToday replica: "Non possiamo disinteressarci di ciò che avviene a due passi da noi - dice la consigliere -, bisogna avere una visione di insieme e soprattutto bisogna sapere trattare i consiglieri". Per Pettinato l'interruzione "è stata un atto di prepotenza". Per questo, ammette, "sono uscita dall'aula e ho fatto saltare il numero legale". 

Al di là di questioni politiche e battibecchi, sul banco degli imputati c'è la multa di 87 euro elevata al fattorino che ha attraversato via Etnea in bici e quella irrogata a un disabile per avere violato la zona pedonale a San Giovanni Li Cuti. Nel mirino dei consiglieri c'è la polizia municipale. Diversi gli incontri richiesti al comandante Stefano Sorbino che, però, non hanno trovato riscontro. Ma l'occasione potrebbe presentarsi già lunedì quando il consiglio potrebbe tornare a riunirsi per la presentazione dei risultati della Giunta, in quello che sarà l'ultimo saluto dell'amministrazione Pogliese alla città. Poi ci sono le segnalazioni di pulci in piazza Rosolino Pilo, in via Rindone e in via Amore. "È un problema sempre più sentito dai residenti che lasciano la macchina e vengono assaliti dai parassiti - solleva la questione Graziano Bonaccorsi del Movimento cinque stelle - in questa città permane l'assenza totale di pulizia".  Sul punto risponde l'assessore alla Mobilità Pippo Arcidiacono. "Verificherò se è stato multato per essere transitato e non ci credo - assicura Arcidiacono -, oppure se ha superato i dieci chilometri orari, limite vigente in quella zona pedonale". Anche per quanto riguarda la sanzione elevata al soggetto disabile denunciata dal consigliere Alessandro Campisi, Arcidiacono si è mostrato disponibile. "Può rassicurare il cittadino che verificheremo perché verbalizzare un disabile è un fatto che merita giustizia". 

A questi si aggiungono gli episodi contro il decoro pubblico registrati al parco Gioeni. "Una situazione di degrado sociale - commenta Campisi - che vede maniaci praticare atti sessuali in pubblico". Il riferimento è alla segnalazione pubblicata dalla pagina social Lungomare Liberato. "Oggi alle 11 mi trovavo in auto a riposare in attesa di un appuntamento con la mia fidanzata alle 13 - si legge nel post - parcheggio l'auto e dopo 10 minuti mi trovo accerchiato da cinque persone in atteggiamento molto osé (eccitato dalla mia visione) che mi stavano a fissare da dentro il parco". "Ho chiesto il ripristino del sistema di videosorveglianza - lamenta Campisi - il comandante all'epoca mi assicurò di attivare un servizio di vigilanza ma finora non ho mai visto passare un vigile dal parco". E aggiunge: "Non capisco perché esistono zone di serie A ben presidiate e altre di serie B in cui non esiste la sorveglianza - conclude - e non mi si venga a dire che non abbiamo gli uomini perché ci sono zone che sono vessate dall'attività sanzionatoria". "Chiederò un presidio di sicurezza", ribadisce Arcidiacono. 

Nel frattempo, tra le lamentele di un servizio scadente, l'aumento della Tari incalza. Dopo il decreto del ministero che ha posticipato ancora una volta i termini per l'approvazione dei bilanci previsionali, l'approvazione del Piano economico finanziario e con esso la delibera di aumento della tassa sui rifiuti del 18 per cento arriveranno tra i banchi del senato cittadino alla fine del mese. Termine, questo, che inizialmente lasciava qualche spiraglio per potere pensare a una riduzione dell'aumento delle tariffe, ma ogni possibilità sembra essere svanita con il rigetto da parte dell'Ars - in sede di approvazione della legge finanziaria con 15 favorevoli e 17 contrari - dell'emendamento che avrebbe permesso di destinare 150 milioni in favore del Comune di Palermo e 20 in favore del Comune di Catania per fare fronte all'emergenze rifiuti e sanitaria. "Provo vergogna per i parlamentari che hanno votato contro l'emendamento, soprattuto i catanesi - commenta il consigliere comunale Luca Sangiorgio di FdI -, ai contrari, oltre ai Cinque stelle e al Pd che si sono trincerati dietro il voto segreto, si sono aggiunti anche due deputati della maggioranza, gli autonomisti Giuseppe Compagnone e Roberto Di Mauro. Da oggi - è l'avvertimento di Sangiorgio - sarò spietato contro questi signori ai quali vanno attribuite tutte le responsabilità dell'aumento della Tari". Un incremento, questo, che secondo molti, come per il consigliere comunale di GrandeCatania Sebastiano Anastasi, anche se approvato, "creerà un altro dissesto perché se un commerciante o un cittadino non può pagare adesso 800 euro, come potrà mai pagarne mille domani?". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consiglio comunale, i lavori si fermano ancora e le ipotesi per ridurre l'aumento della Tari svaniscono

CataniaToday è in caricamento