Manca già l'acqua nei campi catanesi: a rischio frutti e ortaggi estivi
Ogni anno si consuma il dramma della carenza idrica, a causa delle numerose criticità che interessano i consorzi di bonifica
Con l’arrivo delle temperature estive, ogni anno nelle campagne catanesi si consuma il dramma della carenza idrica, a causa delle numerose criticità che interessano i consorzi di bonifica.
"La riforma di questi enti diventa quanto mai urgente e indispensabile”. E' l'allarme lanciato da Pippo Di Silvestro e Giosuè Catania, presidente e vicepresidente vicario della Confederazione Italiana Agricoltori della Sicilia orientale e Giovanni Selvaggi presidente provinciale Confagricoltura.
“Si tratta di strutture consortili soffocate dai debiti, oltre 130 milioni di euro e tanti contenziosi. Oltre 2.100 dipendenti tra tempo indeterminato e stagionali con un costo che si aggira sui 50 milioni di euro, quando gli stipendi vengono erogati regolarmente, mentre in alcune realtà la regola è il ritardo nei pagamenti”.
A fronte di questi numeri, i disservizi sono enormi. “Se non procederanno ad immediatamente ad immettere l’acqua nei canali in tutte le aree servite, i consorzi di bonifica dovranno assumersi ogni responsabilità degli eventuali danni economici – proseguono i sindacalisti – che si registreranno nelle aziende agricole in una fase di estrema delicatezza per gli impianti arborei e per le produzioni agricole”.
Oltre ad una insufficiente riserva idrica in alcuni invasi ,che rende impossibile garantire il normale adacquamento su quasi tutto il territorio del Sistema Salso/Simeto, sulla stragrande maggioranza delle aziende agricole pesano anche reti fatiscenti, opere incompiute, ruoli irrigui negli ultimi anni in continuo aumento".