Consorzio di Bonifica ancora "occupato", il Pd: "Cattiva gestione, serve riforma"
La posizione dei dem espressa dal vicesegretario Angelo Petralia. Lo stabile di via Centuripe è occupato da parte di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil per protestare contro l’indisponibilità dei vertici dell’ente a ricevere i rappresentanti sindacali
“La cattiva gestione del Consorzio di bonifica 9 Catania che non riesce ad assolvere il proprio compito istituzionale, che è quello di fornire l’acqua alla Piana di Catania, rischia di assestare un colpo mortale alle nostre produzioni agricole, un’eccellenza nel panorama mondiale e settore strategico della nostra economia. Bisogna affrontare immediatamente questa emergenza estiva e varare velocemente la riforma dei consorzi come richiesto da tempo dalle organizzazioni agricole e dai sindacati”.
È la posizione dell’Unione provinciale Catania del Partito Democratico, espressa dal vicesegretario Angelo Petralia, che interviene sull’occupazione dei locali del consorzio di Catania, in via Centuripe, da parte di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil, per protestare contro l’indisponibilità dei vertici dell’ente a ricevere i rappresentanti sindacali.
“La campagna irrigua va malissimo e sono a rischio sia le produzioni, sia i diritti dei lavoratori – prosegue Petralia – . La mancanza di risorse economiche, i debiti pregressi del consorzio, il mancato pagamento dei lavoratori, la scarsa quantità di acqua in una stagione caldissima, imporrebbero un intervento fulmineo da parte della Regione Siciliana che, come in tutte le questioni essenziali che riguardano l’isola, è assente. Il Partito Democratico di Catania ritiene che il Presidente della Regione e l’assessore al ramo debbano dare risposte in tempi celeri a produttori e lavoratori senza sottovalutare una situazione che rischia di diventare drammatica. Le risorse del Pnrr – chiude il vicesegretario del Pd etneo – rappresentano una grande opportunità per rinnovare la rete irrigua, modernizzare il sistema dei consorzi e dare risposte ai bisogni della nostra agricoltura”.