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Cronaca

Consumo di latte in calo, campagna di educazione alimentare nelle scuole di Catania

La Camera di Commercio del Sud Est Sicilia ha partecipato al “Programma Latte nelle scuole”, una campagna di educazione alimentare sul consumo di latte e prodotti lattiero caseari destinata agli allievi delle scuole primarie di Catania, Siracusa e Ragusa, finanziata dall'Unione Europea e realizzata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo

In Italia il consumo di latte è in calo del 20 % e ora sono i territori che cercano di correre ai ripari per rilanciare i prodotti lattiero-caseari sotto la guida del Ministero delle Politiche Agricole. La Camera di Commercio del Sud Est Sicilia ha partecipato al “Programma Latte nelle scuole”, una campagna di educazione alimentare sul consumo di latte e prodotti lattiero caseari destinata agli allievi delle scuole primarie di Catania, Siracusa e Ragusa, finanziata dall'Unione Europea e realizzata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo. La Camera di Commercio ha individuato le aziende interessate ad organizzare e ricevere le visite didattiche; ciascuna delle tre sedi camerali ha poi avuto il compito di avviare attività di monitoraggio delle scuole aderenti. A progetto concluso, il presidente della Camera di Commercio, Pietro Agen, spiega che “il bilancio di questa adesione nel 2019 è stato positivo non solo perché sono stati raggiunti gli obiettivi che il progetto stesso si era prefissato, ma anche perché l’educazione alimentare dei giovanissimi diventa consapevolezza dei prodotti del territorio anche per le famiglie e per gli adulti di domani. Un aspetto che alle Camere di Commercio interessa moltissimo: in questi anni puntiamo più che mai sulle produzioni agroalimentari locali e il Sud Est Sicilia con i formaggi del Ragusano e dell’Etna , assume spesso ruoli primari. I prodotti della nostra terra e dei nostri allevamenti contribuiscono a fare la differenza nell’economia siciliana. Ecco perché non possiamo farci sfuggire questa opportunità. Per questo stiamo lavorando ad un patto virtuoso tra studenti e insegnanti da una parte, e aziende dall’altra”. Così nell’Isola che vede sui banchi delle eccellenze alimentari più amate nel mondo, prodotti DOP (Denominazione di origine protetta) quali il saporitissimo Ragusano, o le varie versioni di pecorino, le ricotte fresche o le stagionate o al forno, le scuole possono giocare un ruolo importante puntando sulle degustazioni guidate di latte e prodotti lattiero caseari e, come si legge nel progetto, su “un percorso di educazione alimentare, per insegnar loro ad inserire questi prodotti nell’alimentazione quotidiana, conservandone poi l’abitudine per tutta la vita”. Secondo l’Istituto di ricerca Nomisma, l’unico dato nazionale in leggera controtendenza è quello degli acquisti di yogurt biologici, di formaggio bio e di latte fresco biologico (+8% nel 2018), in conseguenza della crescente attenzione verso un’alimentazione, non solo sana, ma anche eco-sostenibile: il 52% delle persone acquista biologico alla ricerca di maggiori benefici sulla salute o per consiglio del medico; il 47% ritiene che il marchio bio sia garanzia di maggiore sicurezza e qualità dei prodotti; il 26% motiva l’acquisto con l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente. Tra gli aspetti che incidono sull’acquisto si riscontra una forte attenzione per l’origine italiana delle materie prime (58%), la qualità degli ingredienti (54%) e il metodo di produzione (46%) nel suo complesso. Di contro, però, l’indice di obesità tra i maschi dai 6 ai 9 anni in Italia supera il 20%, mentre tra le femmine si ferma al 14%. Dati che pongono i nostri ragazzi nella fascia di Paesi con i più alti tassi di obesità infantile in Europa. Anche per lottare contro questo fenomeno, la Commissione Ue porta avanti dal 2009 un programma per incentivare il consumo di frutta, verdura e latte nelle scuole, abbandonando merendine e snack con zuccheri, sale e grassi aggiunti. Per questo latte fresco, yogurt (anche delattosati per i tanti che hanno problemi di intolleranza al lattosio) e formaggi, sono stati distribuiti gratuitamente ai bambini delle scuole aderenti al Programma anche in collaborazione con Unioncamere, alcune Camere di commercio italiane e il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria). Per la provincia di Catania, in particolare, sono state organizzate tre visite aziendali da parte di altrettanti istituti scolastici e cioè l’ istituto Vespucci- Capuana- Pirandello Catania, il Circolo didattico “Emanuele Rossi” di Aci Catena, la Direzione didattica statale di 1°circolo “Giuseppe Lombardo Radice” di Paternò. Le visite sono state organizzate lo scorso giugno presso le aziende Valle Felice srl (Nicolosi) – Azienda Agricola Frazzetta S.S. (Castel di Judica) - La Cava Srl (Randazzo);complessivamente sono stati coinvolti circa 150 allievi accompagnati dagli insegnanti. Siracusa ha aderito al progetto “Latte nelle scuole” organizzando cinque giornate di visite all’Azienda Agricola “Agriturismo del sole”, una fattoria didattica di Carlentini e specializzata nell’accoglienza ed organizzazione di visite guidate ai bambini. L’Istituto comprensivo “G. Falcone e P. Borsellino” di Cassibile (SR) ha coinvolto 297 studenti. Una giornata a contatto con gli animali e la natura è sempre un evento educativo importante ma con il Progetto Latte è stata aggiunta la competenza tecnica dei proprietari della fattoria, la visione di slide e filmati e la visione diretta delle fasi di trasformazione del latte. Gli alunni hanno assistito alla mungitura e, successivamente, ai diversi passaggi che portano alla trasformazione del latte in formaggio.

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