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Cronaca

Contro il raddoppio ferroviario, il Sindaco Stancanelli firma petizione

Tra i banchi della Pescheria, si è svolta l'iniziativa promossa dall' Associazione "Merito e Cambiamento" contro il progetto delle Ferrovie dello Stato per il raddoppio della tratta Stazione Centrale - Acquicella. Oltre 1000 firme raccolte tra i cittadini catanesi

Questa mattina, tra i banchi della Pescheria, si è svolta l'iniziativa promossa dall' Associazione "Merito e Cambiamento" contro il progetto delle Ferrovie dello Stato per il raddoppio della tratta Stazione Centrale - Acquicella.

Oltre 1000 firme raccolte tra i cittadini catanesi. "E’ una follia – ha affermato il primo cittadino -far passare oltre 200 treni sugli Archi della marina, sventrando tutto il centro storico di Catania fino al castello Ursino, eliminando palazzi del ‘700 e collocando delle paratie che deturperebbero la bellezza della nostra città. Io mi oppongo vivamente a questo progetto e sono certo che riusciremo a non farlo fare".

La realizzazione del doppio binario comporterebbe, infatti, l’abbattimento di numerosi edifici storici e attività commerciali nella zona del Castello Ursino, via Auteri e Piazza Currò, mettendo a rischio persino la stabilità delle Terme Achilliane.

“Il progetto attuale deve essere modificato - ha precisato Stancanelli- in quelle parti che potrebbero creare danni irreparabili per il centro storico riconosciuto dall’Unesco come bene del patrimonio mondiale. Mi rivolgo a tutti i catanesi, senza distinzione di schieramento o appartenenza politica: non possiamo permettere che l’intero traffico ferroviario della Sicilia transiti nel cuore attivo del nostro centro Antico”.

 Fortemente critico anche il consigliere comunale Giacomo Bellavia, tra i promotori dell’iniziativa. "L’associazione Merito e Cambiamento, insieme a dei movimenti civici che si sono riuniti spontaneamente ha deciso oggi di essere qui alla pescheria di Catania per dimostrare la propria contrarietà a questo progetto di Ferrovie dello Stato che prevede il raddoppiamento della linea ferrata in superficie. Noi sposiamo piuttosto l’alternativa, già promossa presso le sedi istituzionali competenti, che prevede l’interramento dei binari per evitare inutili sventramenti ed avere anche un sistema di trasporto più efficiente".

i quali hanno accolto con interesse e partecipazione la petizione che "Merito e Cambiamento" ha predisposto per impedire le demolizioni delle zone delle Terme dell'Indirizzo, di piazza Currò, delle zone limitrofe al Castello Ursino, delle abitazioni e degli edifici esistenti sul percorso improvvidamente tracciato da RFI per conto delle Ferrovie.
Sostegno all'iniziativa è stato manifestato dal Sindaco Raffaele Stancanelli che ha voluto firmare la petizione e congratularsi con gli organizzatori. Tra i tanti sostenitori dell'iniziativa contro lo sventramento del centro storico catanese, anche l'assessore Sergio Serafini e il consigliere comunale Giacomo Bellavia, intervenuti al banchetto e che hanno firmato la petizione.
Soddisfazione è stata espressa da Angelo Patané ed Ernesto Mangano, tra i responsabili di "Merito e Cambiamento" e consiglieri di municipalità, i quali hanno affermato che l'iniziativa non si fermerà fino a quando questo scempio non verrà definitivamente scongiurato, precisando, inoltre, che  le firme raccolte a sostegno della petizione saranno inviate a RFI ed al Presidente Crocetta, auspicando che quest'ultimo muti avviso e dica no alle demolizioni. Fabrizio Carbone e Francesco Greco, i quali hanno curato e coordinato l'organizzazione della manifestazione, concludono ribadendo che "Merito e Cambiamento" non è in assoluto contro il raddoppio ferroviario, ma è contro il progetto attuale, in ragione dell'impatto devastante che da esso deriverebbe sull'economia e l'architettura del centro storico etneo. Infatti,esistono soluzioni alternative, peraltro, previste nel PRG predisposto dall'attuale amministrazione comunale, le quali, anzi, rappresenterebbero fonte di riqualificazione e crescita occupazionale e su queste, sostiene infine "Merito e Cambiamento", bisogna concentrarsi per la realizzazione dell'opera, facendone un'occasione di sviluppo del territorio anziché un atto di barbarie nei confronti dell città di Catania.

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