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Cronaca

Coronavirus, M5S denuncia: "Nessun controllo per chi arriva a Fontanarossa"

Il capogruppo dei pentastellati all'Ars Giovanni Di Caro ha chiesto l'intervento di Musumeci e Razza

"L'assenza di controlli anticovid per chi sbarca all'aeroporto catanese di Fontanarossa ci pare una pura follia che rischiamo di pagare a caro prezzo. Purtroppo, e ci dispiace doverlo ancora una volta sottolineare, questa è l'ennesima falla di una struttura che ci vede all'ultimo posto in Italia per i vaccini e al primo per i contagi". Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars, Giovanni Di Caro in una nota.

"E' assurdo - dice Di Caro - che ci siano hub vaccinali praticamente deserti e un posto nevralgico come quello dello scalo catanese porto franco per potenziali contagi della nuova variante Delta che sta minacciando l'Europa. E' inutile sottolineare che ogni giorno, ogni ora, di ritardo nell'attivazione dei controlli rischiano di avere conseguenze nefaste. Musumeci e Razza si attivino immediatamente, nella speranza di riuscire a chiudere la stalla prima che i buoi si siano ampiamente dileguati".

La paura per la variante Delta 

"E' solo il 10 luglio e stiamo già facendo una grande fatica a tracciare i positivi e i contatti di variante Delta rientranti da Spagna, Portogallo e Malta. L'anno scorso la stessa situazione si verificò circa un mese dopo e posso assicurarvi che è stato orribile". E' il racconto di quanto sta accadendo in questi giorni in Sicilia condensato in poche righe e pubblicato su Facebook da Rosario Iacobucci, responsabile dell’hub vaccini della Fiera di Palermo.

Il post, rilanciato dall'ufficio del commissario emergenza Covid, mette nero su bianco l'evoluzione della situazione. In tutta Italia si registra un rialzo dei contagi e da parte dei camici bianchi si rinnova l'appello alla cautela. E alla vaccinazione. Distanziamento e sieri restano le armi principali per non ripiombare nell'incubo. "Siamo stanchi, siamo veramente stremati psicologicamente e fisicamente - scrive Iacobucci -. Vi prego, correte a vaccinarvi perchè la letteratura scientifica ed i dati in nostro possesso dicono chiaramente una cosa: chi si vaccina non va in terapia intensiva".

Secondo gli ultimi dati resi noti sul portale del ministero della Salute, in Sicilia le dosi somministrate sono state 4.203.937, cioè l'87% di quelle a disposizione (dati aggiornati a stamani ndr). L'Isola resta fanalino di coda nell'immunizzazione dei cittadini dai 60 anni in poi. I dati parlano chiaro (report sul sito del Governo aggiornato al 9 luglio ndr), in attesa della prima dose il 22,82% degli over 80; il 23,15% della fascia 70-79 anni e il 28,99% della fascia 60-69 anni. Per queste tre categorie il dato siciliano è il peggiore tra tutte le regioni italiane.

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