Controlli della polizia, sanzioni per una macelleria e un supermercato
La Questura ha effettuato controlli contro il fenomeno del terrorismo, monitorando luoghi di ritrovo di soggetti extracomunitari, 3 terminal ferroviari, 1 scalo aeroportuale, controllando 16 strutture tra esercizi commerciali, internet point, negozi di generi alimentari e b&b
La Questura ha effettuato controlli contro il fenomeno del terrorismo, monitorando luoghi di ritrovo di soggetti extracomunitari, 3 terminal ferroviari, 1 scalo aeroportuale, controllando 16 strutture tra esercizi commerciali, internet point, negozi di generi alimentari e b&b. Sono state nel complesso identificate 793 persone, tratto in arresto 1 cittadino italiano dalla polizia di frontiera poiché destinatario di misura cautelare per il reato di associazione a delinquere, denunciati all’Autorità giudiziaria 3 soggetti stranieri a vario titolo, ed avviate procedure di espulsione dal territorio nazionale nei confronti di 2 soggetti di nazionalità, rispettivamente, senegalese e marocchina, quest’ultimo con precedenti per rapina e lesioni personali, entrambi non in regola con le norme del soggiorno sul territorio nazionale.
I controlli di polizia hanno riguardato anche la prevenzione e repressione dei reati in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro, sfruttamento dei lavoratori e immigrazione clandestina. Controllata una macelleria in via Grotte Bianche dove, il datore di lavoro, tale K.A. di nazionalità algerina, è stato indagato per il reato di sfruttamento dello stato di bisogno di un lavoratore di nazionalità marocchina alle proprie dipendenze. Da attività investigativa, infatti, è emerso che il dipendente, a fronte di un contratto part-time, lavorava 10 ore al giorno dietro corrispettivo di circa 3 euro l’ora; il titolare dell’attività è stato altresì indagato per molteplici reati legati alla sicurezza e salubrità all’interno del negozio e, nello specifico, sono state rilevate le seguenti criticità: sporcizia sui luoghi di lavoro, mancanza di spogliatoi e armadietti per il dipendente, assenza di estintori, impianto elettrico non a norma e presenza di cavi elettrici in cattivo stato di manutenzione, mancanza di attestato di formazione del dipendente, mancanza di manutenzione del locale e stato di conservazione dei luoghi con dislivello del pavimento con relativo rischio di inciampo.
A seguire, è stato effettuato un controllo presso un’attività supermercato alimentari e, fatto di rilievo, è stato identificato un lavoratore di nazionalità egiziana privo di permesso di soggiorno. A seguito di ulteriore attività investigativa è emerso che il dipendente percepiva euro 2,50 l’ora e che detta misera somma era accettata per la condizione di bisogno. Alla luce dei fatti esposti, il datore di lavoro, N.I. di origine marocchina, è stato indagato in stato di libertà per i reati di sfruttamento dello stato di bisogno del lavoratore e reclutamento, impiego di straniero senza permesso di soggiorno ai sensi del testo unico stranieri 286/98 e, per la condotta tenuta durante il controllo, anche per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Anche in questa circostanza, sui luoghi di lavoro sono state rilevate le medesime criticità riscontrate nel precedente esercizio commerciale.