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Cronaca

Coronavirus, oltre 60 mila siciliani sottoposti a tampone: a Catania 21 nuovi casi

Trend stabile da più di 10 giorni, con una media di esami giornalieri che si alzata notevolmente. Nella provincia etnea sono attualmente contagiate 721 persone ma cresce ancora il numero dei guariti

Sono 63.626 le persone alle quali è stato fatto almeno un tampone in Sicilia. E' questo il dato, che viene fornito per la prima volta dalla Regione, che spicca. Che si differenzia dal numero di test totali effettuati (65.165), perché sono diversi invece i soggetti ai quali il tampone è stato fatto più di una volta. Secondo l'ultimo aggiornamento di oggi (24 aprile) i tamponi validati nelle ultime 24 ore sono 3.015 e su questi sono stati trovati 55 casi in più rispetto a ieri. Trend stabile dunque ormai da più di 10 giorni, con però una media di esami giornalieri che si alzata notevolmente. Da registrare ancora un buon numero di guariti, 31, che portano il totale a 443. Le persone decedute invece sono 5, che fanno salire il numero a 218. Gli attuali positivi (il numero delle persone al momento malate) è di 2.270. Cala ancora il numero dei ricoverati: ad oggi sono infatti 493 (17 in meno rispetto a ieri), di cui 32 in terapia intensiva (-2). Sono 1827 invece quelli in isolamento domiciliare.

Nella provincia etnea si registrano 21 nuovi casi positivi mentre il numero di quelli che sono attualmente contagiati è di 721 persone, diminuiscono di 3 unità i ricoverati, cresce ancora il numero dei guariti mentre i morti purtroppo raggiungono quota 77, quindi si registra oggi un decesso più di ieri. Nel resto delle province la divisione degli attuali positivi è la seguente: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 119 (18, 19, 10); Enna, 316 (155, 56, 25); Messina, 397 (98, 83, 45); Palermo, 360 (70, 48, 27); Ragusa, 71 (4, 6, 6); Siracusa, 97 (49, 81, 22); Trapani, 110 (6, 20, 5).

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi. Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi. Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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