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Cronaca

Coronavirus, in Sicilia diminuiscono i ricoveri: solo 8 nuovi casi nella provincia etnea

La curva del contagio rimane stabile, sono 28 i nuovi casi registrati a livello regionale a fronte di oltre 3 mila tamponi effettuati. A Catania sono 671 quelli attualmente contagiati

Su oltre 3 mila tamponi effettuati in più rispetto a ieri il numero dei nuovi casi rimane stabile: sono solamente 28 positivi in più in tutta la regione. Il numero dei casi registrati fino a oggi sale quindi a 3.194. Attualmente sono ancora contagiate 2.171 (+14), 786 sono guarite (+12) e 237 decedute (+2). Degli attuali 2.171 positivi, 429 pazienti (-12) sono ricoverati - di cui 30 in terapia intensiva (-3) - mentre 1.742 (+26) sono in isolamento domiciliare  Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 82.860 (+3.191 rispetto a ieri), su 77.490 persone. Nella provincia etntea si registrano 8 nuovi casi e il numero delle persone attualmente contagiate è di 671. 90 sono ancora ricoverate, 226 sono guariti (uno in più di ieri) e 84 sono purtroppo i morti (uno in più di ieri. Nelle altre provincie dell'Isola la situazione degli attuali contagiati è la seguente:Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 124 (16, 24, 11);Enna, 289 (121, 93, 29); Messina, 377 (79, 122, 49);Palermo, 382 (67, 92, 28);Ragusa, 57 (7, 29, 6);Siracusa, 110 (45, 93, 24); Trapani, 92 (4, 42, 5). Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi (venerdì 1 maggio), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.

Musumeci avvia la Fase 2

Rimangono congelate le limitazioni all'accesso nell'Isola almeno fino al 17 maggio. In quella stessa data il governatore spera anche di strappare al premier Conte il permesso di riaprire le loro botteghe ai parrucchieri per uomo e per donna. Restano invariate le disposizioni relative all'obbligo di quarantena.

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi. Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi. Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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