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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, nessun nuovo caso in Sicilia: 25 guariti nella provincia etnea

Continua ad aumentare il numero dei guariti, che con i 58 di oggi in tutta l'Isola, raggiunge quota 2.268. A Catania rimangono ancora contagiate 411 persone

La curva dei contagi in Sicilia continua la tendenza in discesa: nessun nuovo caso registrato a fronte dei risultati pervenuti dagli oltre 1.456 tamponi effettuati, e nessun decesso. Continua ad aumentare il numero dei guariti, che con i 58 di oggi, raggiunge quota 2.268. Il numero dei casi totali registrati si ferma quindi a 3.447 mentre sono ancora contagiate 904 persone e il numero dei morti resta 275. Degli attuali 904 positivi, 67 pazienti (-2) sono ricoverati - di cui 7 in terapia intensiva (-1) - mentre 837 (-56) sono in isolamento domiciliare. Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 154.873 su 131.820 persone. Nella provincia etnea si registrano 25 guariti che portano il totale a 561, mentre restano contagiate 411 persone, 22 sono ancora ricoverate e 100 purtroppo i morti. Nelle altre province dell'Isola la situazione degli attualmente positivi è la seguente: Agrigento, 32 (0 ricoverati, 108 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 18 (5, 147, 11); Enna, 12 (1, 384, 29); Messina, 131 (22, 377, 57); Palermo, 265 (16, 279, 36); Ragusa, 11 (0, 79, 7); Siracusa, 9 (1, 213, 29); Trapani, 15 (0, 120, 5).

Nuova ordinanza di Musumeci: stop quarantena e sì agli ingressi nella Regione

I dati confortanti di oggi accompagnano il nuovo corso della Fase2 con le nuove disposizioni del governo regionale. Musumeci ha confermato la apertura della stagione balneare a partire dal prossimo 6 giugno; ha dato disco verde a tutte le attività già autorizzate, ma soprattutto ha posto fine alla quarantena obbligatoria per quanti fanno rientro in Sicilia a partire da oggi (3 giugno), per i quali permarrà la sorveglianza sanitaria e l’obbligo di avvisare il medico di famiglia in caso di insorgenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Il presidente Musumeci e Guido Bertolaso hanno presentato il programma “Sicilia si cura”, per regolare la fase del ritorno alla mobilità nell’Isola e l’apertura ai visitatori.

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi. Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi. Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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