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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Fase 2, Musumeci: "Basta Italia a due velocità. I siciliani hanno dato lezione di civismo"

Il Presidente della Regione siciliana: "Se avessimo avuto noi il focolaio di contagio avrebbero detto di noi peste e corna, che eravamo sporcaccioni, gente che non si lava; e invece è accaduto altrove, ce ne dispiace tantissimo, ma abbiamo dimostrato che le norme le sappiamo rispettare"

Se il Ponte Morandi "si puo' fare in un anno a Genova, perche' in Sicilia e al Sud non devono poter essere applicate le stesse deroghe e gli stessi poteri straordinari? Noi potremmo aprire in 4-5-6 mesi tantissimi cantieri facendo lavorare tantissimo l'edilizia e l'indotto con migliaia di altre piccole imprese. L'ho chiesto a Conte ieri in Cabina di regia, non ha dato alcuna risposta perche' presumo debba confrontarsi con i vari ministri: si confronti con chi vuole, ma non accettiamo piu' due Italie a due velocita' diverse". A dirlo il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in un'intervista all'emittente regionale "Telecolor". "A Conte ho detto che non abbiamo bisogno di risorse finanziarie ma di poter spendere bene e presto le risorse che abbiamo", ha aggiunto.

Musumeci sul post dell'Assessore Messina

"Ho chiesto all'assessore Messina di rimuovere subito quel post e lo ha fatto, forse anche prima che glielo chiedessi io. E' stata una infelice scelta di satira politica, me ne scuso io personalmente con il presidente del Consiglio se questa iniziativa avesse causato qualche rincrescimento. Ma chi è di centrodestra, di satire politiche ne ha ricevute tantissime e mai ha cercato il pelo nell'uovo. Mi sembra pretestuoso amplificare un fatto che poteva essere contenuto dentro la stessa dichiarazione che l'assessore ha voluto rilasciare. Per me l'incidente è chiuso. Ci sono temi molto più importanti. Anche il presidente Conte avrà fatto una risata, è un uomo intelligente".

"Siciliani lezione di civismo"

"I cittadini siciliani finora sono stati assolutamente corretti: hanno dato lezione di civismo, di rispetto di norme che in altre parti d'italia sarebbe stato difficile poter offrire se la situazione si fosse capovolta. Se avessimo avuto noi il focolaio di contagio avrebbero detto di noi peste e corna, che eravamo sporcaccioni, gente che non si lava; e invece è accaduto altrove, ce ne dispiace tantissimo, ma abbiamo dimostrato che le norme le sappiamo rispettare. Alla fine i numeri ci hanno dato ragione".

"Governatori chiedono modifiche a Conte"

 "La delusione non è soltanto mia, ma è uno stato d'animo diffuso tra tutti i colleghi governatori. Per la prima volta non c'è piu' quello spirito unitario che aveva caratterizzato questo lungo e difficile percorso dall'inizio dell'emergenza. Ci si aspettava una risposta diversa dal Governo centrale, una maggiore apertura e meno contraddizioni, invece e' arrivato fuori una specie di papocchio per cui le misure per il Sud non vanno bene al Nord e viceversa. Abbiamo bisogno di maggiore autonomia noi governatori, ma l'autonomia per legge deve essere esercitata in una cornice nazionale. Stiamo lavorando in queste ore per mettere insieme le proposte dei 20 presidenti e chiedere a Conte di poter rivedere alcune cose per tentare di salvare il salvabile. Prima dobbiamo metterci d'accordo tra noi, impresa non facile".

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