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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, i medici di famiglia faranno gratuitamente i tamponi ai parenti dei positivi

Lo prevede un accordo che verrà siglato oggi tra Regione, Fimmg, Intesa sindacale e l'associazione dei pediatri. Test rapidi pure sui "casi sospetti". L'Asp dovrà fornire ai dottori gli elenchi delle persone da controllare e i dispositivi di protezione, ma c'è il nodo studi professionali

I medici di famiglia faranno gratuitamente i tamponi (per lo più quelli rapidi) a parenti e conviventi dei positivi già accertati. Lo prevede un accordo che verrà siglato oggi dalla Regione con le due sigle di categoria più rappresentative, Fimmg e Intesa sindacale, e con l’associazione dei pediatri. Poiché queste sigle rappresentano la maggioranza dei medici, anche gli iscritti ad altri sindacati dovranno rispettarli. I medici di famiglia - come riporta un articolo pubblicato oggi dal Giornale di Sicilia - eseguiranno i tamponi alle categorie più esposte, alleggerendo così il carico di lavoro delle Usca (le squadre di medici e infermieri chiamate a dare assistenza domiciliare) e il peso che si scarica sugli ospedali. Inoltre, potranno essere controllati dai medici di famiglia anche i "casi sospetti": ovvero chi è stato a contatto per almeno un quarto d’ora in un ambiente chiuso con un positivo già accertato. Parenti dei positivi e casi sospetti potranno spontaneamente contattare il medico di famiglia prenotando un controllo gratuito. I medici agiranno in due diverse modalità: chi ha uno studio che lo consente può ricevere i pazienti; altrimenti convocherà le persone da controllare nel luogo e nell’ora che verrà concordata con le Asp. Il nodo in questo caso è dato da quegli studi professionali che si trovano in condomini senza ingresso autonomo o dove è facile il contatto con le altre persone: lì non potranno essere fatti i controlli. Il via ai test sarà dato quando le Asp invieranno gli elenchi delle persone da controllare, i tamponi da utilizzare e soprattutto le tute e le visiere isolanti che sono indispensabili. Per ogni tampone eseguito i medici di famiglia riceveranno un compenso lordo di 18 euro. Per il primo mese e mezzo è previsto un tetto massimo di 34 test.

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