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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Nuovo decreto, cosa si può fare in zona arancione e a Pasqua

Tre settimane di restrizioni dure. Il nuovo decreto è il secondo provvedimento del governo Draghi per contrastare la pandemia di coronavirus. Tutte le misure in vigore, le aperture e le chiusure da lunedì 15 marzo fino a dopo Pasqua

La nuova stretta è arrivata, e sarà effettiva tra meno di 48 ore, ovvero da lunedì 15 marzo 2021. Dopo il primo Natale in zona rossa, all'orizzonte si profila la seconda Pasqua blindata per l'Italia. Lo ha deciso ieri il governo di Mario Draghi di fronte all'aumento costante dei contagi e al rischio di saturazione degli ospedali, varando un decreto legge - non un dpcm - le cui misure saranno in vigore da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile 2021. Tre settimane di restrizioni dure. E' il secondo provvedimento del governo Draghi per contrastare la pandemia di coronavirus. Ma cosa si potrà fare nelle prossime tre settimane?

Cosa cambia con il nuovo decreto Covid fino al 6 aprile 2021

Che cosa si potrà fare e che cosa no nelle prossime settimane? Cerchiamo di fare chiarezza. Ieri il consiglio dei ministri ha approvato il decreto con tutte le restrizioni dal 15 marzo al 6 aprile 2021. Il fatto che tutte le regioni saranno almeno in zona arancione nei giorni presi in esame dà l'idea dell'impatto che la stretta avrà sulla vita quotidiana degli italiani. Non una novità, dopo un anno complicato. 

C'è sempre il divieto di spostamenti tra regioni, a meno di motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione da compilare in tal caso.

Permane il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del giorno successivo, tranne che per esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero motivi di salute. "È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".

Le cose da sapere sugli spostamenti in zona arancione:

  • È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona arancione salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute
  • Sono "consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita".
  • È consentito "il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".
  • Il transito "sui territori in zona arancione è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del decreto".
  • "È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune"

Le visite a parenti e amici in zona arancione

In zona arancione dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021 è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Negozi, bar e ristoranti in zona arancione: gli orari

In zona arancione bar e ristoranti sono chiusi. Sempre consentita la consegna a domicilio. Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze per ristoranti, enoteche. Per i bar il solo asporto è possibile fino alle 18,00.

In zona arancione i negozi sono aperti, i centri commerciali sono aperti dal lunedì al venerdì, chiusi invece nei festivi e prefestivi. Sempre aperte invece le edicole, i tabaccai, le farmacie.

Parrucchieri e centri estetici aperti in zona arancione, chiusi in zona rossa. In zona arancione nelle seconde case può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è in quel momento abitata da altre persone. Si deve dimostrare, in caso di controllo, di essere proprietari o affittuari da prima del 14 gennaio di quest'anno.

Lo sport in zona rossa e arancione fino al 6 aprile

In fascia arancione è consentito svolgere l'attività sportiva e motoria all'aperto e nei centri sportivi non al chiuso. Restano sospese le attività di palestre e piscine. Non sono consentiti gli sport di contatto. Consentiti gli eventi e le competizioni, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dal Cip, riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva. In zona arancione l’attività sportiva non si potrà svolgere al di fuori del proprio Comune di residenza, eccetto che per casi particolari. Da ricordare anche che le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono consentite esclusivamente per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche, come ricorda lo stesso ministero nell'avviso del 4 marzo 2021

Zone gialle, arancioni e rosse fino a domenica 14 marzo

  • Zona rossa: Campania, Basilicata e Molise.
  • Zona arancione: Lombardia*, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Emilia Romagna**, Marche***, Piemonte, Umbria, Toscana e le province autonome di Bolzano e Trento.
  • Zona gialla: Liguria, Lazio, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta.
  • Zona bianca: Sardegna.

Pasqua in zona rossa: che cosa si potrà fare 

Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente - 3, 4 e 5 aprile - l'Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all'interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22. Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l'Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell'ultima rilevazione, ma anche l'incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico. Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l'incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive.

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