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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, il vigilantes: "Viviamo sotto stress e non è facile gestire i clienti"

Il racconto di un lavoratore che "gestisce" gli ingressi all'interno di un supermercato della grande distribuzione

Al tempo del coronavirus anche un'operazione prima semplice come fare la spesa è diventata complessa. A garantire sicurezza e ordine vi sono i vigilantes che prima si occupavano di assistere il cliente e "prevenire" i furti mentre adesso sono divenuti dei veri e propri "vigili urbani" agli ingressi per controllare il rispetto delle disposizioni di sicurezza.

Una categoria di lavoratori "in prima linea" per un servizio essenziale così come i cassieri e i dipendenti degli esercizi pubblici rimasti aperti. Come ci racconta Giovanni, dipendente di un'azienda che si occupa di vigilanza e che presta servizio in una catena della grande distribuzione, non è sempre semplice gestire questa fase emergenziale.

"Abbiamo cambiato il nostro modo di lavorare - spiega il vigilantes - e regoliamo i flussi in entrata dei clienti. E' spesso difficile perché abbiamo a che fare con attese spesso lunghe e con lo stato d'animo dei clienti: c'è chi ha paura, chi crea allarmismo, chi è nervoso e scarica su di noi le ansie di questo periodo lamentandosi per i tempi di ingresso. Siamo spesso insultati e presi come un bersaglio ma nonostante tutto cerchiamo di essere sempre sereni e di non perdere la calma".

"Tutte le misure prese, come il metro di distanza e l'ingresso a scaglioni, le facciamo applicare perché sono disposizioni a garanzia della salute ma non tutti lo capiscono", aggiunge il lavoratore che deve fare i conti con la penuria di presidi di sicurezza.

"Non potevamo aspettare che le aziende ci fornissero guanti e mascherine - spiega - e abbiamo fatto da noi a nostre spese. C'è anche tanto timore quando torniamo a casa nonostante tutte le precauzioni adottate perché c'è sempre lo spettro di un possibile contagio ma, spesso, ci basta una parola gentile di un cliente o un ringraziamento per lavorare più serenamente sperando che l'emergenza passi presto".

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