rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Corruzione sul trasporto marittimo: indagato anche il presidente Crocetta

Il presidente della Regione avrebbe ricevuto un avviso di garanzia notificato dai carabinieri per "concorso in corruzione". Tra i politici indagati anche la sottosegretaria Simona Vicari e la candidata al consiglio comunale Marianna Caronia

Mazzette, Rolex, assunzioni e continui scambi di favori tra imprenditori e politici per avvantaggiare la compagnia marittima Liberty Lines. Tra i politici indagati ci sarebbero anche il governatore Rosario Crocetta per "concorso in corruzione", la sottosegretaria al ministero dei Trasporti Simona Vicari e il candidato al consiglio comunale di Palermo Marianna Caronia. Il presidente della Regione avrebbe ricevuto un avviso di garanzia notificato dai carabinieri. C'è un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare in cui si legge: “Degli sviluppi dell'ultimo evento informava pure Finocchiaro Massimo soggetto strettamente legato al presidente della Regione siciliana Crocetta Rosario (anch'egli fra l'altro oggetto di attenzione investigativa nell'ambito dell'odierno procedimento)".

Un “romanzo corruttivo”, lo ha definito il procuratore aggiunto di Palermo Dino Petralia, che stamattina ha portato all’arresto di Ettore Morace, armatore della compagnia marittima (l'unico per ora richiuso in carcere), del deputato dell’Ars nonché candidato sindaco a Trapani Girolamo Fazio e del capo della segreteria particolare dell’assessore regionale alle Infrastrutture Giuseppe Montalto. Tra bandi disegnati appositamente per favorire l’imprenditore napoletano, sconti sull’Iva che hanno causato voragini di milioni di euro nelle casse pubbliche e bocciature di consulenti non graditi a Morace, spuntano fra gli indagati anche i nomi delle politiche palermitane Vicari e Caronia.

Cambiano gli attori e gli ambiti di competenza, ma quello che emerge dopo 10 mesi di indagini condotte dai carabinieri di Palermo e Trapani, coordinati dalle rispettive Procure, offre uno spaccato sul malcostume della corruzione italica. “Il gip - spiega il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi - parla di stabile asservimento dell’onorevole Fazio, che avrebbe utilizzato espressioni minacciose con il dirigente regionale che aveva revocato un bando favorevole a Morace, oltre al boicottaggio di un consulente non gradito all’armatore. Così facendo avrebbe ricevuto, oltre all’assunzione di personale a lui vicino, anche una Mercedes, presa in leasing dalla Liberty Lines”.

Le investigazioni partono proprio dall’armatore napoletano e dalla sua compagnia marittima, che avrebbero goduto di un sovradimensionamento della compensazione finanziaria grazie all’ingerenza di Salvatrice Severino, dirigente regionale e responsabile della procedura di gara per “L’affidamento del servizio di collegamento marittimo di pubblico interesse mediante unità veloci da passeggerei tra e verso le isole minori dalla Sicilia”.

La Severino avrebbe operato nonostante il conflitto di interessi derivante dal rapporto di lavoro della figlia con la Ustica Lines, ossia uno dei principali attori economici interessati dalla procedura di gara. Avrebbe predisposto il bando calcolando ad hoc i parametri e “sovrastimando - scrive il gip - gli importi delle compensazioni così da creare una sovradeterminazione delle basi d’asta di entrambi i lotti e garantire un’aggiudicazione a condizioni favorevoli” per la compagnia e in danno alla Regione. Avrebbe inoltre turbato una gara aggiudicata alla stessa impresa che avrebbe vinto con un ribasso pari allo 0,05%.

Ma gli episodi di corruzione si sarebbero spinti anche a livello nazionale, tirando in mezzo anche Simona Vicari. Avrebbe “attivamente concorso a determinare - secondo quanto ricostruito dagli inquirenti - l’approvazione dell’articolo 1 della legge 232/2016 (legge finanziaria, ndr), la norma con cui il trasporto marittimo veniva assoggettato a un’aliquota pari al 4% anziché a quella del 10%, avvantaggiando le attività d’impresa di Morace con una conseguente e cospicua perdita secca in termini di gettito erariale”. E per questa operazione, che avrebbe fatto risparmiare a Morace circa 6-7 milioni di euro, il sottosegretario avrebbe ricevuto da lui un Rolex del valore di 5.800 euro.

L’altro nome noto saltato fuori dalle indagini è quello di Marianna Caronia, in corsa per un posto da consigliere a Palazzo delle Aquile correndo insieme a Ferrandelli. Il suo intervento sarebbe servito a scongiurare la nomina di un consulente per la quarta commissione non gradito a Morace, il comandante Giuseppe Prestigiacomo, che avrebbe potuto rovinargli i piani: “Farò di tutto - diceva la Caronia - perché non sia lui, non c’è ragione che Prestigiacomo con Alongi faccia questa cosa”. Per fare ciò avrebbe ottenuto dall’armatore napoletano una buonuscita da 50 mila euro per la cessazione del rapporto di lavoro con Siremar dopo la sua acquisizione da parte della Sns spa. Così facendo si è configurata per lei, secondo il gip Marco Gaeta, un’attività contraria ai doveri d’ufficio che si aggiunge al reato di corruzione.

Quella nomina, dopo vari tentativi di altra natura, sarebbe saltata a causa della mancanza del numero legale condizionata dai Cinquestelle, ai quali Montalto aveva proposto di fare muro per ragioni politiche ma che si sarebbero mossi autonomamente rispetto alla richiesta. Un'operazione che avrebbe portato sul conto della Caronia 100 mila euro: “‘Vabbè - le diceva Morace riferendosi a una discussione fatta precedentemente con un altro soggetto  - allora sali a 50 e gli altri 50 li metto io’. Quindi formalmente firmerai una liquidazione di 50 netti…”. “Si”, gli diceva la Caronia ricevendo poi ulteriori dettagli: “Poi mi fai una fattura a me di altri 50”. Fattura che, spiega Lo Voi, si riferiva a una prestazione inesistente.

Un altro grosso nome che si legge nelle intercettazioni, ma che non risulta indagato, è quello dell’attuale assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi. Ne parlano Morace e il deputato Fazio. “Hai, hai saputo di Gucciardi”. “No”, risponde Fazio. “Tre milioni e mezzo ai trasporti per le isole, in due giorni, l’ho incontrato l’altro ieri”. Poi continua: “Guarda l’ho chiamato e gli ho detto lei è immenso, Lei, cioè è un anno che parlo con Istorio, lei in due giorni, lei è un grande, non ho parole”. A darne notizia all’armatore è stato il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto, amico dell’assessore: “Eh, niente, per dirti che mi ha chiamato Gucciardi e mi ha detto che così come…insomma…hanno inserito i tre milioni di euro per l’integrazione per i trasporti isole minori”. “Grande Baldo, madre!!!” risponde Morace “Ha fatto un comunicato - continua Pagato - dicendo questo potrà garantire centinaia di corse in più per le Egadi che erano state penalizzate, ora l’hanno approvato in Giunta però ha fatto addirittura il comunicato, io non ho parlato con nessuno”. “Grande, grande Peppì. Non è che mi mandi il numero che lo voglio ringraziare?”, conclude Morace.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Corruzione sul trasporto marittimo: indagato anche il presidente Crocetta

CataniaToday è in caricamento