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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Biancavilla

Covid, paziente lascia l'ospedale dopo 68 giorni di ricovero in terapia intensiva

La protagonista di questa storia di speranza è una paziente di Adrano di 65 anni, ricoverata presso l'ospedale di Biancavilla dove è stata sottoposta a terapia off label

Ha vinto la sua battaglia contro il Covid-19 e ha lasciato l'ospedale dopo 68 giorni di ricovero in terapia intensiva. La protagonista di questa storia di speranza è una paziente di Adrano di 65 anni. Prima di lei era stato dimesso un uomo di 50 anni dopo 42 giorni di degenza. Nelle sue parole la gratitudine per gli operatori: "Siete stati meravigliosi e gentili - dice la donna -. Mi avete salvato la vita e vi siete presi cura di me. Fate andare avanti la Sicilia, siete valorosi". La paziente è stata trattata con terapia off label che combina l'uso dell'antinfiammatorio Baricitinib e dell'antivirale Remdesivir ed è stata sottoposta solo a ventilazione non invasiva. La procedura di autorizzazione al trattamento off label presso la Terapia Intensiva di Biancavilla è stata avviata il 29 dicembre 2020 dal precedente direttore dell'Unità operativa, Pietro Ciadamidaro.

"Voglio ringraziare il direttore generale Maurizio Lanza,e il direttore sanitario Antonino Rapisarda per la loro attenzione e la fiducia nei nostri confronti - dice Antonio Magrì, responsabile facente funzioni dell'Unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione -. Insieme a Ciadamidaro hanno dotato il nostro servizio di una ulteriore possibilità di cura dei pazienti con Covid. Un plauso rivolgo agli infermieri e agli operatori socio-sanitari del reparto che con amorevole attenzione, professionalità e dedizione si prendono cura di tutti i pazienti ricoverati, e ai colleghi rianimatori che nonostante le difficoltà assicurano il loro impegno in prima linea e senza soste". Sino ad oggi sono 17 i pazienti ad essere stati trattati con l'associazione di Baricitinib e Remdesivir. Per dieci di loro, grazie a questa terapia, non è stata mai necessaria la ventilazione invasiva.

"La terapia  è promettente - conclude Magri' -. Dai dati in nostro possesso possiamo anche noi confermare migliori tempi di recupero per i pazienti e la riduzione delle giornate di degenza media, dell'indice di mortalità e del rischio di intubazione per quei pazienti sottoposti a ventilazione non invasiva. Attenzione, pero', a non abbassare la guardia contro il Covid". Attualmente i pazienti ricoverati presso la Terapia intensiva del Maria Santissima Addolorata, affetti da Covid-19, sono sette, di cui due intubati.

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