Crollo in via Crispi, un morto e quattro feriti: una bambina in gravi condizioni
L'edificio posto all'incrocio tra via Archimede e via Crispi, era composto da sei appartamenti. Sul posto diverse squadre di vigili del Fuoco, polizia, carabinieri e 118
Una intera palazzina è crollata nel cuore di Catania, in via Francesco Crispi 111, intorno alle due e trenta di domenica notte. Secondo quanto emerge da una prima ricostruzione, pare che il disastroso evento sia dovuto ad una fuga di gas.
L'edificio, posto all'incrocio tra via Archimede e via Crispi, era composto da sei appartamenti, secondo i testimoni tutti abitati. Sul posto intervenute diverse squadre di vigili del fuoco, oltre a polizia, carabinieri e 118.
Sono cinque, tra cui un'anziana deceduta e una bambina, le persone estratte dalle macerie. La bimba e sua madre sono state portate all'ospedale Garibaldi Nesima. La piccola, di 10 mesi, è arrivata al nosocomio in codice rosso e c'è allarme per le sue condizioni di salute. Il padre è marocchino e al momento dell'esplosione non era in casa, è stato avvertito telefonicamente dell'accaduto e, ha riferito:"Non ci ho visto più dagli occhi per la rabbia e il dolore". L'uomo, infatti, arrivato dopo al pronto soccorso, avrebbe urlato e colpito degli oggetti ferendosi ad una mano, poi medicata sul posto. La madre della piccola invece è italiana ed è ricoverata nello stesso ospedale.
Gli altri feriti sarebbero in altri due ospedali, uno in codice rosso, intubato, non può parlare. I vigili del fuoco hanno operato con molte squadre, tre di Catania una di Acireale e due autoscale. Sul posto, in aiuto al comando locale, anche i vigili del fuoco di Enna.
L'INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO:VIDEO
Gravi danni si sono registrati anche negli edifici adiacenti. In corso le valutazioni di agibilità. Il comune di Catania ha inviato sul posto propri operai e dirigenti. Spiegano che nel palazzo non c'è fornitura di gas metano e che l'esplosione sarebbe legata quindi alla deflagrazione di bombole di gas.
Disastro colposo è l'ipotesi di reato alla base dell'inchiesta disposta dal procuratore della Repubblica di Catania.