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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cultura, l'Europa decide di investire: Cgil Catania chiede tavolo di confronto

Il programma europeo per il 2014-2020 vede un'impennata negli investimenti destinati al settore della cultura e della creatività. Per questo la Cgil etnea chiede all'assessore Licandro un dialogo con i sindacati e le parti sociali

Investire nella cultura sembra essere diventato un argomento tabù. L'Italia infatti è l'unico tra i paesi europei a destinare il minor numero di fondi nell'ambito culturale. Catania sulla falsa riga del governo nazionale non vive un momento florido, basta pensare alla situazione dei teatri pubblici etnei. Ha però le carte in tavola per risalire la china.

La Cgil Catania ne è fermamente convinta, tanto da avanzare una proposta progettuale per rilanciare il settore del turismo etneo. Ciò che il sindacato chiede è un tavolo di confronto tra l'assessore alla Cultura, Orazio Licandro, i sindacati e i rappresentanti delle istituzioni culturali. Tra queste ultime si ricordano: Teatro Stabile, Teatro Massimo V.Bellini, Istituto Superiore di Studi Musicali V. Bellini, teatri privati, sociali e infine l'Università e l'ambito dei Beni Culturali.

L'unione di intenti sinergica tra pezzi di cultura cittadina potrebbe essere la chiave di salvezza, ma anche un motore di crescita economica ed occupazione. L'Europa in tal senso ha destinato per il programma 2014-2020 un aumento dei fondi destinati alla cultura e alla creatività: Catania non deve farsi trovare impreparata, ma svolgere un ruolo da "primo attore".

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