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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Cybercrime: protocollo tra polizia e ordini professionali

Con questi accordi le parti si impegnano ad adottare procedure di intervento e di scambio di informazioni utili a contrastare più efficacemente i crimini informatici, frodi informatiche, accessi abusivi ai sistemi informatici o telematici, spionaggio o violazione dell’identità digital

Alla presenza del Questore di Catania, dott. Alberto Francini, sono stati siglati oggi i protocolli d’intesa tra polizia di Stato ed il consiglio notarile dei Distretti riuniti di Catania e Caltagirone, l’Ordine degli Avvocati di Catania e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto, nella loro complessità, i sistemi informativi “critici” dei rappresentanti professionali etnei.

Le convenzioni sono state firmate, ciascuno per la rispettiva categoria professionale, dal dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni per la Sicilia orientale Marcello La Bella e dai presidenti del consiglio notarile dei distretti riuniti di Catania e Caltagirone, Ordine degli Avvocati di Catania e Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania.

Con questi accordi le parti si impegnano ad adottare procedure di intervento e di scambio di informazioni utili a contrastare più efficacemente i crimini informatici, frodi informatiche, accessi abusivi ai sistemi informatici o telematici, spionaggio o violazione dell’identità digitale, con finalità di interruzione dei servizi di pubblica utilità, indebita sottrazione di informazioni o di qualsiasi ulteriore attività illecita.

I crimini informatici rappresentano, subito dopo gli eventi di calamità naturale, uno dei principali pericoli del pianeta in termini di impatto. Il mondo dei professionisti si trova ad affrontare l’evoluzione normativa per il corretto sviluppo economico e sociale del Paese in cui operano e l'adozione di misure di sicurezza adeguate per i propri sistemi informativi per prevenire i reati commessi attraverso la rete. In tale ambito, le convenzioni firmate oggi si ispirano al principio di sicurezza partecipata, al fine di assicurare in via sinergica ed efficiente le risorse del Sistema Paese a vantaggio dell’intera collettività.

La polizia svolge già da tempo, in via esclusiva, tramite il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, una rilevante attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale.

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