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Cronaca

Danni alle coltivazioni per il maltempo, Cia: "Distrutti tutti i raccolti"

Ingenti i danni alle coltivazioni: "Non riusciremo a raccogliere nulla - denuncia la Cia - e dovremo far fronte a tutti pagamenti di mutui, tasse e Imu agricola"

“Porteremo al Governo nazionale la cronaca di un altro disastro annunciato”.Il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino è atterrato ieri a Catania per effettuare un sopralluogo nei territori colpiti dal nubifragio dello scorso 18 ottobre, tra Scordia, Francofonte, Lentini, Carlentini, Palagonia, Ramacca e Mineo.

“Con un cambiamento delle condizioni meteorologiche ormai note il territorio non riceve una manutenzione adeguata. Danni per decine di milioni di euro – dice Giuseppe Auteri che ha un terreno di agrumeto a nuovo impianto, totalmente travolto dalla piena del fiume – i danni strutturali sono del cento per cento”. “Stessi danni anche per i carciofeti – dicono Vincenzo Nigido e Antonio Sambataro – non riusciremo a raccogliere nulla, al danno la beffa di dover fare fronte adesso a tutti pagamenti di mutui, tasse e Imu agricola, cui avremmo provveduto con la vendita dei prodotti”.

A queste richieste si aggiungono le sollecitazioni dei sindaci invitati a Scordia a partecipare alla giunta Cia convocata eccezionalmente nella sede della Protezione Civile. “Nel documento – spiega il direttore Grazino Scardino – si chiede l’immediata conta dei danni sia alla produzione che alle strutture, e l’emanazione delle misure straordinarie per il ristoro danni, lo stato di calamità e le misure straordinarie per interventi immediati di tipo infrastrutturale per il ripristino degli argini dei fiumi, per la pulizia degli alvei, e per la rimozione dei detriti accumulati negli anni nei letti dei fiumi ove necessario, per il riassetto e ripristino delle strade principali e secondarie.

Per avviare gli interventi richiesti è necessaria attivare alcune deroghe su quanto previsto dalla normativa nazionale, il decreto legislativo 29 marzo 2004. Deroga per gli interventi risarcitori, a valere sul Fondo di solidarietà nazionale, anche per i danni assicurabili, in modo che le imprese agricole, che non hanno ancora sottoscritto polizze assicurative possano ricevere un indennizzo.

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