Due arresti per estorsione a Santa Venerina grazie al coraggio di un imprenditore
Le indagini hanno preso il via nell'ottobre dello scorso anno, in seguito alla denuncia di un imprenditore edile, evolvendosi fino allo scorso febbraio con attività di tipo tradizionale, intercettazioni ambientali e riprese video
Due presunti estorsori sono stati identificati dai carabinieri grazie alle denunce delle vittime che si sono ribellate al racket. Si tratta di S.C., di 64 anni, e S.N.F., di 44 anni, ritenuti contigui al clan mafioso Santapaola di Catania.
I due sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale etneo, su richiesta della locale Procura distrettuale. S.C. è finito in carcere, mentre a S.N.F. il provvedimento è stato notificato presso l'istituto di pena in cui si trova detenuto.
Entrambi devono rispondere di concorso nel reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini hanno preso il via nell'ottobre dello scorso anno, in seguito alla denuncia di un imprenditore edile, evolvendosi fino allo scorso febbraio con attività di tipo tradizionale, intercettazioni ambientali e riprese video.
Gli investigatori hanno accertato come i due, nel corso dei mesi, avrebbero tentato di portare a termine diversi tentativi di estorsione ai danni di altri esercenti, tra cui emerge quella al titolare di un'officina meccanica dove la richiesta di danaro si e' spinta fino ai 10 mila euro. Le pressanti richieste di denaro erano accompagnate da minacce quale ad esempio "ti faccio saltare in aria gli escavatori".